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Tanti auguri Piper Cafè! A Montesarchio 40 anni di successi e divertimento

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13 agosto 1980 – 13 agosto 2020. Il Piper Cafè compie quarant’anni. Un traguardo straordinario, inimitabile, probabilmente impensabile quando il fondatore Tonino De Dona decise di dar fondo ai suoi risparmi per coronare il sogno della sua vita. Aprire un locale che grazie alla musica potesse diventare un punto di affiliazione sociale per quei giovani che stavano conoscendo una seconda emancipazione pur senza avere punti di ritrovo al passo coi tempi.
E al passo coi tempi il Piper c’è stato fin da subito, dal primo istante. Nella storica location di via V Maggio sono passate intere generazioni, prima i genitori, poi i figli, in alcuni casi addirittura i nipoti. Il Piper ha fatto sognare tutti, ha visto nascere e terminare amori, ha scatenato flirt, ha fatto sbocciare storie di una sera, è stato teatro a conoscenze ed amicizie che durano ancora oggi.
Il Piper è stato condivisione, passione, sentimento, speranza. Il Piper è passato indenne alle mode e ai tempi che cambiano, non ha mai stravolto il suo credo e la sua impostazione ed è stato in grado di mantenere il suo stile inconfondibile, la sua capacita di essere camaleontico e di uniformarsi alle tendenze. Il Piper resiste perché è un’icona, un luogo che ha unito sacro e profano, un posto che aggrega e non divide, che fa sentire tutti liberi di divertirsi senza freni, dal più giovane al più attempato.
Gli show di Pino Mauriello, la taverna napoletana, la musica dei vari deejay che si sono alternati in consolle, le ospitate, i personaggi del jet-set, del calcio e dello sport, del cinema, della canzone che lo hanno frequentato, le rassegne (dal tango al jazz, dal latin al rock), i catering in giro per ville private rappresentano l’essenza di un modo di vivere la notte, l’approccio ideale al godimento dell’attimo, uno stimolo alla partecipazione attiva.
Al Piper chiunque si è sentito o può sentirsi protagonista, anche solo per qualche ora: non c’è uno solo tra i frequentatori abituali che non vi abbia festeggiato una ricorrenza. Compleanni, onomastici, addii al celibato e nubilato, anniversari, lauree, specializzazioni, incarichi. Ognuno è stato Re per una Notte, o si è sentito protagonista indiscusso di questa o quella serata.
Alzi la mano chi non si è mai concesso un ballo sui tavoli, chi non ha mai rivolto un apprezzamento ad una ragazza o ad un ragazzo tra le migliaia che hanno pullulato quelle sale, chi non si è mai fatto bello per trascorrere qualche ora nel tempio dell’intrattenimento.
Al Piper tra Vip e gente comune non c’è mai stata differenza, ma solo contaminazione, per una miscela con un solo comun denominatore: il piacere. Il piacere di incontrarsi, di scambiare una chiacchiera, di ballare insieme, di sorseggiare un drink, di socializzare e sentirsi parte di un contenitore dedicalo alla leggerezza e allo svago. Potevi ritrovarti fianco a fianco con una persona importante e familiarizzare sentendoti parte dello stesso universo.
Il Piper è gioia, è stato il nostro passatempo preferito del sabato sera e non solo, ancora oggi evoca ricordi e ne avvertiamo il richiamo.
Il Piper è Tonino e Antonella, è Pino, è Marco e Gaetano, è Suny, ed è anche chi ci ha lavorato per anni, a cominciare dalla mitica Patrizia per proseguire con tutti gli altri che hanno fatto la storia.
Il Piper è soprattutto chi lo ha frequentato e ha scritto pagine indelebili. Ciascuno ha fatto la sua parte, ha contribuito a cristallizzare un mito della gioventù di noi tutti, impersonificato da quattro mattoncini con la scritta “Piper Cafè Music Hall”.
Il Piper è un eterno monumento, una pietra miliare da preservare, una gemma incastonata nel tempo. Ma che ne sanno i millennials…