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“Prima la Musica e poi le Parole”, l’istituto “Montalcini” conclude il progetto Pon

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Il giorno 8 giugno presso il Laboratorio Musicale dell’Ic “Rita Levi Montalcini” di San Giorgio del Sannio, si è concluso il percorso PON, promosso dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Anna Polito.
Il Progetto “Prima la Musica e poi le Parole”, rivolto agli alunni delle della Scuola Secondaria di I grado, è stato curato dai docenti di musica dell’Istituto , prof Del Grosso Mario e dalla prof.ssa De Nisco Belinda.
Con gioia e con grande emozione la prof.ssa De Nisco Belinda ha rivolto un saluto
affettuoso e cordiale a tutti gli ospiti che hanno ritagliato, dai loro numerosi impegni, del tempo
prezioso per dedicarlo a questo evento e ai ragazzi coinvolti in questo cammino musicale. Dopo i saluti, la docente ha proceduto a illustrare tutta la storia del melodramma, le origini, cenni storici sull’autore, soffermandosi, attraverso acute riflessioni, sulla bellezza del melodramma, ’espressione dell’animo umano.
Gli alunni del Montalcini hanno interpretato due scene dell’opera lirica ,”Il Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, entrando realmente nel personaggio, attraverso la giusta inflessione della voce, una gestualità naturale, l’utilizzo di costumi e oggetti tipici del tempo.
La prof.ssa De Nisco dichiara: ”Un ringraziamento speciale va alla nostra Dirigente Scolastica e ai genitori per aver accolto e stimolato la partecipazione dei propri figli a questo progetto, con lo scopo di trattare un campo molto complesso, com’è quello del melodramma, in quanto educare alla musica, non significa imparare solo leggendo gli spartiti o il pentagramma, ma si agisce nel concreto, nell’operatività, solo così si può comprendere e vivere il messaggio musicale.”_
I lunghi applausi della platea sono stati una chiara esternazioni di emozioni forti che ha suscitato la perfomance-
Conclude il prof. Del Grosso-“ I ragazzi percorrendo questa avventura si sono realmente messi in gioco, superando le paure, le ansie, la timidezza, l’inibizione, ma soprattutto, hanno compreso la complessità dell’opera, divertendosi e arricchendo il loro bagaglio culturale e la loro interiorità