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Lavoratori ex consorzi, Mancini: “Si è costituito il Comitato per la difesa dei diritti”

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“Consorzi: una lunghissima vertenza che qualcuno vorrebbe continuare a gestire senza renderne conto alla pubblica opinione. Si è costituito il Comitato per la difesa dei diritti.” E’ quanto annuncia in una nota Piero Mancini, ex dipendente consorzio Bn3 che scrive:
“L’appello lanciato ai lavoratori e ai sindacati per far effettuare le previste visite mediche a Benevento, usufruendo dell’unità mobile, come è già avvenuto alcuni mesi or sono, è stato condiviso da 48 lavoratori. Per quale motivo abbiamo lanciato l’appello?
Primo, un buon numero di lavoratrici non ha la patente. Per questo ha difficoltà per recarsi nella sperduta discarica di Giugliano, non servita da alcun servizio pubblico.
Secondo, alcuni lavoratori per patologie non possono attendere ore, come avviene a Giugliano, per il prelievo venoso. Terzo, è più logico convogliare i lavoratori sanniti nel centro più vicino, visto che proprio a questo serve l’unità mobile acquistata anche con il denaro dei contribuenti residenti nella nostra provincia.”
“Per noi, quindi – spiega Mancini – è anche un problema di dignità, visto come siamo generalmente maltrattati dagli amministratori napolicentrici regionali. Pur essendo aumentato il numero, rispetto alla volta scorsa, persiste una deleteria divisione tra i lavoratori.Divisione scientificamente alimentata da qualcuno che è abituato ad agire nel buio e nelle segrete stanze. Alcuni lavoratori, erroneamente, hanno pensato di poter usufruire comunque dell’unità mobile, una volta giunta in città, anche senza aderire all’appello.”
“Dopo le visite – aggiunge Mancini – sorgerà un nuovo problema. Ancora più ingarbugliato. Le compostiere sono poche. Non tutti i lavoratori residenti in città potranno prestare ivi la loro opera. Molti saranno costretti a recarsi in altri comuni della nostra provincia. Con quali criteri si sceglierà coloro che lavoreranno in città?
Si prevede una “bella” guerra tra poveri e per difendere i lavoratori più deboli, sia per le visite che per una giusta gestione del progetto, si è costituito il Comitato per la difesa dei diritti coordinato da Antonio De Ianni.”