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Comune di Benevento

Mensa, nuovo attacco di Sguera e Farese (M5S) all’amministrazione Mastella

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“La giunta Mastella va a “sbattere” per la terza volta sulla vicenda mensa. È proprio vero che gli dèi accecano coloro che vogliono perdere. A nulla sono valsi i reiterati inviti a rivedere le proprie decisioni.”

Inizia così una nota stampa dei consiglieri comunali del M5S di Benevento, Nicola Sguera e Marianna Farese sulla vicenda mensa del Comune.

“Il sindaco – continua la nota –  apprezzerà l’ironia del destino (o l’eterogenesi dei fini): quell’obbligo imposto manu militari a luglio (e duramente contrastato dal M5S), e difeso a spada tratta dall’assessore Del Prete, contestato da tante famiglie coraggiose (in nome della libertà di scelta sancita dalla sentenza di Torino sul pasto da casa), si ritorce contro chi l’ha voluto. Se non badassimo al bene dei cittadini e dei bambini potremmo anche dire: ben vi sta… Ci limitiamo a ricordare che nel marzo scorso (ben nove mesi fa!) tenemmo assemblea pubblica in cui proponemmo una soluzione realistica e consapevole delle insidie disseminate sul terreno (dagli sbagli della giunta Pepe).

Nessuno volle prenderle in considerazione: si trattava di responsabilizzare i dirigenti scolastici, di fare piccoli bandi, a cura delle scuole, con la supervisione dell’avvocatura del Comune, affidando mini lotti a ristoratori locali, invitati a rispettare tabelle nutrizionali fornite da un esperto messo a disposizione sempre dal Comune.

Ora, nella catastrofe tribunalizia annunciata, ci chiediamo chi pagherà: per i danni alle famiglie (materiali e psicologici), per il danno al Comune (che dovrà sborsare fior di denari ai grandi consulenti, che hanno elaborato le brillanti operazioni della Caporetto mastelliana).

Le responsabilità sono di tanti: della maggioranza tutta che ha condiviso questa strategia dannosa (per le famiglie e il Comune), della Del Prete (che ha sposato senza esitazioni quanto deciso prima del suo ingresso in giunta, e che ci pare una persona di valore nel posto sbagliato), del Sindaco, soprattutto, che è il dominus incontrastato, chiamato alle decisioni finali su tutte le questioni.

In campagna elettorale Mastella aveva promesso di risolvere l’annosa questione mensa. Il dissesto è diventato alibi per non percorrere la strada promessa (il nuovo centro di cottura comunale).

Nel “Programma di mandato”, per evitare brutte figure, la parola “mensa” è sparita del tutto. Dopo il terzo smacco (la chiusura anticipata lo scorso anno per mancanza di iscritti, il pronunciamento provvisorio del TAR sul ricorso dei genitori, le tre sentenze a favore di Quadrelle), che cosa dirà il sindaco alla città? Soprattutto che cosa farà? Avrà il buonsenso di riportare il “Regolamento” in Consiglio, e cancellare quanto meno l’obbrobrio dell’obbligo senza aspettare sentenza del TAR (prevista il 21 dicembre)? Metterà intorno ad un tavolo tutti (tutti…) i soggetti coinvolti per trovare soluzioni condivise e non imposte? Ci dispiace ricoprire spesso il ruolo di Cassandre. Siamo stati accusati di cavalcare “strumentalmente” (avverbio prediletto da questa Amministrazione) la vicenda. L’accusa è ridicola, ovviamente, se si leggono tutte le azioni messe in campo da un anno e mezzo a questa parte (con 14 note piene di analisi e proposte) e un’assemblea pubblica (da altri promessa e mai concretizzata).”

“Prendiamo atto, purtroppo – aggiungono Sguera e Farese –  che le dichiarazioni a caldo del sindaco e dell’assessore ripetono la stessa favoletta: l’amministrazione ha dato il massimo, la colpa è della giunta precedente (e dei giudici… e dei genitori ricorrenti… del terremoto… dell’inondazione… delle cavallette!). Cogliamo protervia, oltre ad una incompetenza purtroppo oramai conclamata. Sarebbe doverosa l’umiltà, e parole di scuse alla città per tutti gli errori commessi.

Ripetiamo quanto detto in Consiglio il 26 ottobre, quando prevedemmo lo scenario “horror” di questi giorni: questa amministrazione sta gestendo in maniera disastrosa una questione delicatissima che riguarda centinaia di persone, senza alcuna capacità di immaginare, come dovrebbe un decisore politico lungimirante, strategie di lungo periodo realistiche e più scenari possibili che tengano conto delle variabili e degli attori in campo.”

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