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Vicenda Asia, la Flaica Cub: “E’ necessario un rilancio vero dell’azienda”

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“Piomba come un fulmine a ciel sereno la notizia della rinuncia all’incarico dell’attuale Amministratore Unico Prof. Quattrociocchi a causa del mancato nulla osta da parte della facoltà di Latina”. Anche Flaica Cub Benevento interviene sulla vicenda Asia.
“Oltre all’interrogativo posto sull’assenza di vigilanza dell’Ente prima di conferire un incarico pubblico – prosegue il sindacato -, la nostra attenzione si sofferma sulle dichiarazioni del Sindaco Mastella, il quale dichiara che il successore sarà individuato attraverso un bando con manifestazione d’interesse per poi superarsi affermando che alla fine sarà il Sindaco a scegliere il migliore. A questo punto, considerato il recente fallimento causato sempre dall’Ente distratta o già in spiaggia, ci chiediamo: ‘Quali saranno i criteri che utilizzerà il Sindaco per scegliere il nuovo Amministratore Unico’. Non saranno mica gli stessi criteri utilizzati per spostare il sito da Ponticelli a Ponte Valentino?
A tal proposito – aggiunge la nota – corre l’obbligo esprimere la nostra netta contrarietà al sito che pare sia autorizzato solo per attività alimentari e non abbia i permessi dovuti per la movimentazione rifiuti, inoltre riteniamo che sia logisticamente inadeguato, poiché, recarsi in sito e perdere la bellezza di circa 30 minuti per andata e ritorno, quindi di conseguenza la scelta graverà negativamente anche sul servizio di raccolta. Per quanto ci riguarda Quattrociocchi non ci ha detto nulla di nuovo, anzi siamo noi che con voce alta abbiamo sempre denunciato che il baratto dei permessi ex L. 104 oltre ad essere un abuso, un accordo illegittimo siglato dai sindacati non avrebbero prodotto alcun effetto positivo.
Tornando alla questione Amministratore Unico – conclude il sindacato – è necessario cambio di passo, nel segno della discontinuità e del rilancio vero, dare segnali concreti al personale, auspicando che il futuro Amministratore persegua una politica esemplare alla “Robin Hood” riducendo spese “extra”, da anni denunciate da noi, a partire dall’ingaggio dello stesso, giusto per dare l’esempio, passando per una sospetta attività clientelare che ha prodotto nel tempo uno sproporzionato aumento dei costi di gestione in danno alla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.