CULTURA
Frenare la corsa all’energia, col pensiero di Illich

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Martedì 22 alle ore 17 – nel laboratorio di pratiche sociali che sta diventando il L@P Asilo31 (a Via Firenze, Benevento) – verrà proposto il secondo incontro del seminario dedicato ad indagare il pensiero del Novecento (in vari ambiti: filosofia, teologia, poesia…), cercandovi i semi di pratiche trasformatrici utili per il secolo presente, che sta vivendo un travagliato mutamento di paradigma la cui forma attuale è la crisi (economica, ecologica, energetica, politica, culturale, spirituale).
“Dopo aver presentato, per linee generali l’esistenza esemplare e il pensiero di Ivan Illich, profeta della “decrescita conviviale”, maestro di una sinistra eretica tutta avvenire, – scrive in sede di presentazione il docente Nicola Sguera – nel secondo incontro si commenterà un breve testo del pensatore, scomparso nel 2002, il cui titolo originale è "Equità ed energia" (tradotto in italiano con "Elogio della bicicletta"). L’assunto di Illich è il seguente: «La minaccia di collasso sociale non deriva né da carenza di combustibile né dal modo dilapidatorio, inquinante e irrazionale con cui viene impiegata la potenza disponibile, bensì dal continuo sforzo dell’industria rivolto a ingozzare la società con quantitativi di energia che inevitabilmente degradano, depauperano e frustrano la maggioranza della gente». Alle soglie di una scelta epocale, verso società a basso impatto energetico, stante l’impossibilità di proseguire la folle corsa all’energia nucleare, tale insegnamento, e l’esaltazione delle tecnologie "intelligenti" ed ecologiche (come la bicicletta) appare quanto mai attuale”.