Sindacati
Art Sannio, Bosco (Uil): “Ricci provveda al riassorbimento dei lavoratori”

Ascolta la lettura dell'articolo
Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento chiede al nominato presidente della provincia di Benevento, Claudio Ricci, di provvedere al riassorbimento di tutto il personale di Art Sannio Campania, licenziato a causa del fallimento dell’Agenzia pubblica dei Beni Culturali.
“Il numero uno della Rocca dei Rettori, dal suo insediamento a oggi, per scelte politiche ignote ai più, ha deciso di governare il territorio con un atteggiamento pilatesco – scrive il segretario della Uil -. Un modus operandi, questo, che non si addice a un dirigente del Partito Democratico che dovrebbe lavorare, di concerto con i corpi intermedi, alla strenua difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini tutti. Con il presidente Ricci tutto questo non è avvenuto e, purtroppo, non avviene.
Il bilancio politico e sociale della sua amministrazione è del tutto fallimentare! Basti pensare – aggiunge Bosco – a come si sta gestendo la Provincia: una sola posizione organizzativa al comando, smantellamento di ciò che funzionava (Settore avvocatura, organizzazione del personale e politiche del lavoro), defenestramento dell’avv. Vincenzo Catalano con consequenziale danno stimato in un milione di euro di onorari per difensori esterni, strangolamento delle società partecipate (ovvio che la Corte dei conti dica ok, e parafrasando verrebbe da dire: “Tutto va ben, madama la marchesa”!), licenziamento dei lavoratori, abbandono del patrimonio storico e architettonico, ecc.
Pertanto – attacca la Uil -, prima di adire le vie legali, a difesa della dignità dei lavoratori licenziati di Art Sannio Campania e di un territorio sferzato dalla crisi economica, la Uil intendere dare al presidente Ricci l’ultima chance per rinsavire e governare per davvero, anziché tergiversare. Per cui il presidente Ricci convochi un tavolo di concertazione con i sindacati per mettere in sicurezza il personale di Art Sannio Campania e metta in campo, di concerto con i sindacati confederali, delle politiche di sviluppo di ampio respiro per fronteggiare la depressione economica che sta falcidiando il popolo sannita.
In alternativa – conclude Bosco – si dimetta e tolga il disturbo, così come aveva annunciato di fare dopo la mazzata subita a San Giorgio del Sannio, a opera del nuovo sindaco Mario Pepe”.