Cittadini
Degrado e problemi a Benevento, la lettera del prof. Vessichelli

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“Sono tantissimi i problemi della nostra città e si continua nel più vergognoso menefreghismo! Abbiamo evidenziato, mesi fa, inconvenienti e fetori vari che ancora ammorbano l’aria in alcune o diverse zone di Benevento. Chiedete qualche chiarimento agli amici che gestiscono l’edicola dirimpetto al duomo e cioè ad Ezio Varrella ed ai gestori dei diversi negozi nei pressi del duomo.
Soprattutto quando piove, e non solo, si respira aria di schifezza accumulata nel recinto che delimita la “mostruosità” creata di fronte alla Cattedrale, in fase di aborto perenne. A volte il fetore è tale che bisogna otturarsi il naso: senz’altro c’è immondizia o acqua putrescente con qualche delicata bestiolina morta e residui vari.
Le autorità competenti o gli addetti ai lavori quando prenderanno provvedimenti? Si aspetta che venga il caldo ed il fetore aumenti? Lo stesso dicasi per piazza Orsini, dove da anni esiste il recinto dei ruderi della distrutta chiesa di San Bartolomeo, zona divenuta deposito di immondizia e ricolma di erbaccia maleodorante.
Tutto va perdendosi nell’indifferenza e nell’interesse personale! San Francesco e San Padre Pio, ognuno nel proprio tempo, detesterebbero gli orpelli inutili coi quali vengono adornate le nostre chiese. È la carità che conta, l’amore verso il prossimo e soprattutto la Misericordia. Molti monaci e preti dovrebbero farsi l’esame di coscienza.
Altra parentesi. Spesso ci chiediamo come mai avviene che il meridionale, allorquando va al Nord, rispetta alcune regole di civiltà e qui invece continua a gettare a terra cicche di sigarette e cartacce varie?
Quante volte vediamo le cosiddette “signore per bene” che dal finestrino dell’auto buttano il pacchetto di sigarette vuoto o quasi. Alcune volte ci siamo permessi di fare osservazione a qualcuno per le abitudini suddette e ci hanno testualmente risposto: “che c**** sono i tuoi” oppure “fatti i c**** tuoi”.
Inoltre, siamo commossi perché gli scalini del Teatro Comunale sono un poco più puliti, anche se non mancano bottigliette di birra, cartaccia varia e bustine di patatine, cocci o lattine di coca cola.
Dobbiamo complimentarci con i nostri vigili urbani, veramente solerti e sempre presenti ai vari bisogni della cittadinanza, soprattutto quando i nostri concittadini portano a spasso i cani e le povere bestiole fanno i loro bisogni e rimangono là con la speranza che il prossimo “spazzino” della mattina dopo possa strisciare la cacca che rimane a timbrare il marciapiede. Il residuo merdoso, fresco o no, rimane sempre pericoloso per le persone anziane che potrebbero rompersi, cadendo, la spina dorsale. Potremmo denunziare tantissime altre cose, ma per pudore ci limitiamo a queste poche cose”. (Lorenzo Vessichelli)