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Titerno

Guardia Sanframondi verso la candidatura Unesco con “VinSannio Festival Art”: in mostra il barocco di De Matteis

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GUARDA VIDEO Recuperare il valore del patrimonio artistico e architettonico di Guardia Sanframondi relativo al ‘600 e al ‘700, periodo in cui il territorio titernino ha visto la presenza di artisti di fama europea come Francesco Narici, Pietro Bardellino e Paolo De Matteis ma anche di argentieri e stuccatori come Domenico Antonio Vaccaro che hanno lasciato tracce nelle diverse chiese del posto, è l’obiettivo del percorso espositivo incentrato sulla figura dei Paolo De Matteis, dal titolo “Il Barocco a Guardia Sanframondi” presentato oggi nella sala consiliare del Comune e che sarà visitabile fino al 31 gennaio prossimo presso il museo civico allestito di recente presso la restaurata casa comunale.

L’iniziativa, per la direzione artistica di Ferdinando Creta, è inserita nel progetto “VinSannio FestivalArt” finanziato dalla misura 1.9 del Por Campania Fesr 2007/2013 e punta insieme ai comuni Castelvenere, Solopaca e Torrecuso alla candidatura Unesco delle città del vino.

Un’apertura europea che ricalca, come è stato evidenziato durante il convegno di presentazione, la dimensione internazionale della corporazione dei conciatori di pelle che ha influito molto economicamente e culturalmente nel XVII e XVIII secolo sul territorio guardiese tanto da realizzare la Basilica di San Sebastiano, santo protettore dei cuoiai, attraverso il contributo di artisti e scultori di chiara fama.

Il convegno ha visto la partecipazione anche di due neo laureati, Nicola Ciarlo e Serena Lucia Foschini, che hanno elaborato le proprie tesi, che vedranno la pubblicazione a breve, rispettivamente sulle figure di De Matteis e Vaccaro e sulla ricostruzione virtuale del patrimonio artistico presente nella chiesa dell’Ave Gratia Plena.

La presentazione di oggi è stata arricchita anche dalla presenza del trio d’archi “Ars Nova Laurentii”, formato dai due violinisti Domenico Ventrone e Sara Santilli e dal violoncellista Sergio Savinelli, che ha ripercorso il repertorio di alcuni dei compositori più incisivi del periodo barocco a partire da Pachelbell, a Corelli, Vivaldi, Handel, Purcell, Charpentier e Bach.

Le dichiarazioni nel servizio video

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