CRONACA
Benevento, estorsioni a tabaccai e centri scommesse: tre arresti della DDA. Indagini anche sui tornei di calcetto

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Tre ordinanze di carcerazione e tre indagati a piede libero. E’ il bilancio dei provvedimenti emessi dal Gip presso il Tribunale di Napoli ed eseguiti questa mattina dai carabinieri del Comando Provinciale del capoluogo, coordinati dalla DDA di Napoli. A finire in manette tre beneventani: Arturo Sparandeo, 62 anni, al momento sottoposto al regime di sicurezza presso la casa lavoro di Vasto; il 27enne Luigi Sparandeo e il 36enne Raffaele Mirra.
L’ipotesi di reato, in concorso tra loro, è estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso per fatti accaduti nel 2012.
LE INDAGINI – Secondo quanto si apprende, gli indagati avrebbero compiuto una serie di estorsioni, di poco valore ma reiterate con frequenza nel tempo, a diversi tabaccai e gestori di centri scommesse di Benevento, attraverso ricariche telefoniche e giocate non pagate.
Tra il 2012 e il 2013 Arturo e Luigi Sparandeo, rispettivamente padre e figlio, avrebbero anche costretto due imprenditori beneventani – che avevano ricevuto in gestione un campetto di calcio per costituire un’associazione sportiva dilettantistica – a lasciare la struttura nella loro disponibilità.
Per lungo tempo, inoltre, sfruttando l’influenza del clan, avrebbero organizzato tornei calcistici con l’obiettivo di lucrare su iscrizioni e sponsorizzazioni, costringendo nel contempo gli imprenditori a farsi carico degli oneri di gestione dell’impianto.
I due Sparandeo sono stati associati alla Casa Circondariale di Vasto, mentre il 36enne Mirra è ora ai domiciliari.