POLITICA
‘Il Riesame non ha stabilito che Damiano è innocente’

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La Procura della Repubblica di Benevento nell’ambito della inchiesta sulla apertura del Centro Commerciale di Maurizio Zamparini e il mancato rispetto degli accordi tra l’imprenditore e il Comune aveva chiesto, nove mesi fa, l’arresto immediato di Aldo Damiano come “misura cautelare” finalizzata ad evitare inquinamento delle prove o reiterazione dei reati contestati, cioè truffa ai danni di Ente pubblico e corruzione. Il Tribunale del Riesame ha stabilito, appena ieri, che non vi erano le ragioni per procedere all’arresto dell’assessore comunale, “ma non lo ha affatto prosciolto dalle accuse perché l’indagine è ancora in corso. Invece, il diretto interessato e il suo gruppo consiliare, ‘Lealtà per Benevento’, commentano la decisione dei giudici napoletani con grande esaltazione facendo credere che tale verdetto dimostrerebbe la correttezza politico-amministrativa dell’assessore al quale ora il sindaco dovrebbe restituire le deleghe congelate”, scrive in una nota diffusa agli organi di stampa il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona. Per l’associazione “Damiano dovrebbe avvertire la sensibilità di dimettersi perché è ancora indagato per gravi reati, ma soprattutto perché, come assessore prima all’urbanistica e poi ai Lavori Pubblici, è il maggiore responsabile politico per l’apertura del Centro Commerciale ‘I Sanniti’ e il mancato rispetto degli impegni assunti da Maurizio Zamparini il quale non ha ceduto al Comune il Parco Fluviale di 21.300 metri quadrati, non ha completato l’asse interquartiere nord-est con la spesa a suo carico di un milione e 930 mila euro, non ha versato all’Ente ottocento mila euro per la eliminazione dei passaggi a livello su via Valfortore, non ha pagato l’ultima rata degli oneri di urbanizzazione di 163.000 euro, non ha versato nelle casse 524.000 euro per contributi concessori e neppure ha ceduto la strada tra l’Ipermercato e il parco fluviale”.
“L’apertura di quel Centro Commerciale – conclude Corona – è stato un disastro non solo per le casse comunali, ma anche per i commercianti locali e i giovani di Mandi già licenziati e quelli di Ipercoop che rischiano il posto di lavoro. Perché non si discute anche di queste cose negli incontri tra i dirigenti dei partiti del centrosinistra che finora si sono limitati a trattare posti e candidature?”.