Scuola
Ufficio scolastico, il dirigente Marcucci va in pensione: la lettera di saluti e ringraziamenti

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“Al momento del saluto, inteso come commiato dal lavoro ufficiale svolto per conto e in nome dell’Amministrazione Scolastica, intendo assumere uno spirito nuovo, che esuli dalla consunta emotività che ha caratterizzato la mia presenza a Benevento: soprattutto nelle circostanze più dense di significato, in cui la Scuola è stata protagonista in primo piano nel trasmettere messaggi di indirizzo e di progettazione socio – culturali ed educativi, secondo paradigmi condivisi.
Anzi, ogni occasione è stata vissuta come opportunità per testimoniare ai protagonisti la necessità di un impegno professionale e sociale di alto profilo e di attestare come la scuola lavori per la società. Ci sono riuscito? Non so. Ma sicuramente ci ho provato!
Questo è stato il mio proposito da quando, circa quattro anni fa, ho retto l’Ufficio Scolastico di Benevento, congiuntamente all’impegno ispettivo precedente.
Ringrazio per la fiducia i Direttori Generali che si sono avvicendati in questo periodo: il dott. Diego Bouchè, che mi ha nominato e l’attuale Direttore Generale, dott.ssa Luisa Franzese, che ha continuato ad avere fiducia nella mia persona e nel mio impegno professionale.
Saluto tutti gli operatori scolastici: i Dirigenti Scolastici, il personale ATA, le famiglie e gli alunni. Saluto e ringrazio.
Saluto, altresì, i collaboratori e i funzionari dell’Ufficio che mi hanno accolto amichevolmente e guidato. Saluto ancora tutti i Sindaci e le Amministrazioni, i Presidenti dell’ Amministrazione Provinciale che si sono succeduti e gli operatori.
Saluto tutte le persone con cui ho avuto rapporti di lavoro e mi sono interfacciato. A tutti un grazie per avermi dato opportunità di conferme nel lavoro. Ai rappresentanti sindacali desidero esprimere riconoscenza per l’impegno proficuo e lasciare un messaggio di fiducia nei confronti del lavoro dell’Ufficio Provinciale e della Scuola Sannita. Serietà trasparenza, professionalità sono le qualità del personale amministrativo e dei titolari delle Istituzioni Scolastiche. Siatene fieri ed orgogliosi!
Rivolgo un saluto affettuoso ai colleghi Dirigenti delle altre Province e un augurio di buon lavoro a loro e a chi subentra a me in Benevento. Un saluto e un abbraccio anche ai colleghi Dirigenti Tecnici, vicini e lontani, nuovi e di vecchia data, qualcuno già in quiescenza.
Grazie per la fiducia e i rapporti di stima a tutte le Autorità civili, militari e religiose e ai rappresentanti e Dirigenti di tutte le Istituzioni della Provincia. Saluto e ringrazio le Università, statale e privata, per i rapporti di continuità formativa e le attività di orientamento scolastico, professionale ed esistenziale.
Ringrazio poi le Associazioni culturali, per l’affiancamento alle scuole e le Associazioni disabili per la collaborazione finalizzata all’integrazione. Esprimo gratitudine e riconoscenza ai protagonisti e agli operatori dei media e della comunicazione per aver seguito, passo passo, le vicende della Scuola Sannita, le azioni e i progetti, per averne condiviso ansie e aspettative e averne suggellato i successi.
Nell’esperienza professionale, ho potuto stimare le persone in mezzo alle quali ho lavorato e ho vissuto professionalmente: ho sperimentato e consolidato, specie a Benevento, l’idea di ciò che ogni cosa valga, ciò che è retto, utile ed onesto e ciò che non lo è. Ho potuto esercitare il ruolo di difensore di persone e comportamenti buoni e corretti: questi ho stimato e a questi ho voluto e voglio bene; con questi sono in amicizia, mettendo in primo piano gli interessi dell’Amministrazione, degli utenti; non quelli privatistici.
Quanto al lievito di “umanità” che, secondo qualcuno, avrei diffuso nei contesti, tra gli attori, prendo in prestito Terenzio e dico con lui: … “Homo sum: humani nihil a me alienum puto” … (Punitore v. 77) … “Un uomo io sono: nulla di ciò che appartiene agli uomini lo ritengo a me estraneo”…
Lascio il lavoro con l’animo sereno di chi, nei vari ruoli, ha cercato di spendere i propri talenti al meglio. Almeno questo è stato l’auspicio, questo il convincimento. E se non ci sono riuscito appieno, sappiate che non l’ho fatto apposta. Grazie a tutti, per tutto! Con affetto, stima e amicizia! Sempre grato…!”.