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Il Siulp Benevento dice “no” alla chiusura delle sezioni di polizia postale decisa dal Governo

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“La polizia postale e delle comunicazioni è uno dei servizi cardini della polizia di Stato su cui un governo lungimirante debba investire per il futuro dal momento che da esso dipende parte della sicurezza del Paese.”
E’ quanto dichiara il Siulp di Benevento tramite una nota con la quale il sindacato contesta la decisione del Governo di sopprimere nei primi mesi del 2015 le sezioni provinciali delle Polizia Postale e di accorparle in unico apparato regionale con l’obiettivo di razionalizzare le risorse umane.
Il sindacato non ci sta e spiega come “ le sezioni provinciali della polizia postale siano la vera risorsa investigativa contro i crimini informatici sempre più in aumento negli ultimi anni, mentre nei compartimenti regionali solo una parte del personale è assegnato ad attività investigative, essendo per la maggior parte apparati burocratici, con uffici e mansioni che rappresentano praticamente un doppione della sezioni provinciali e quindi un inutile spreco di risorse”.
“Essendo a diretto contatto con le procure – scrive il Siulp – la sezioni possono svolgere la indagini più rapidamente e fornire per questo un efficace strumento investigativo a servizio della giustizia e della collettività”.
“Le sezioni – spiega il Siulp – sono assolutamente indispensabili nell’organigramma territoriale in quanto offrono assistenza e consulenza informatica immediata contro gli attacchi hacker alle aziende, agli enti provinciali e agli stessi cittadini per gli accessi abusivi ai loro computer, la sottrazione della posta elettronica o denaro dai propri conti correnti e per le minacce e diffamazioni sui social network. Forniscono un immediato sostegno agli adolescenti con gli incontri che tengono presso gli istituti scolastici sui rischi di un uso inconsapevole di internet da parte dei minori”.
“Sopprimere le sezioni composte in media da solo otto unità – si legge ancora nella nota del Siulp – produrrebbe uno scarso recupero di risorse senza nessun beneficio concreto, anzi vedrebbe accrescere esponenzialmente le problematiche organizzative, accentrando e demandando l’intera complessa materia informatica alle questure.”
Secondo il Siulp ”la soluzione più ovvia e lungimirante porterebbe ad abolire i compartimenti, accorpando in un unico ufficio la polizia stradale, ferroviaria, postale e di frontiera, diretto da un solo dirigente con quattro funzionari (uno per specialità), unificando tutti gli uffici burocratici (centralino, archivio, segreteria, automezzi ecc.) ed attuando una gestione pi oculata e sana delle risorse dello Stato con un notevole risparmio sugli affitti e sulle utenze, recuperando uomini e mezzi con un incremento dell’efficienza dei servizi resi ai cittadini”.