Valle Caudina
Durazzano: dopo l’aggressione ad un consigliere, si dimettono tre esponenti della minoranza

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Terremoto al Comune di Durazzano. Tre consiglieri di minoranza – Marcello Abbatiello, Giovanni Martone e Rocco Abbatiello – si sono dimessi dalla loro carica dopo l’aggressione subita il 3 novembre scorso da Rocco Abbatiello all’interno di un bar del centro caudino.
“Consci del grave gesto politico – scrivono nelle dimissioni presentate questa mattina al sindaco Crisci – ma consapevoli che non ci sono più le condizioni democratiche per restare in Consiglio Comunale. I cittadini di Durazzano – proseguono nel documento protocollato in Municipio – capiranno la posizione presa dal gruppo politico che rappresenta, non una fuga dalle proprie responsabilità, ma la posizione più adeguata nel contesto attuale”.
L’amministrazione comunale, attraverso il primo cittadino Alessandro Crisci, ha preso atto “con rammarico” delle dimissioni, ma – si legge – non condivide la loro scelta e non comprende le loro ragioni secondo cui: “…… non ci sono più le condizioni democratiche per restare in Consiglio Comunale”.
Non si comprendono, oltretutto, – prosegue Crisci – quali sono le “condizioni democratiche” venute meno. L’Amministrazione, pertanto, auspica che i consiglieri che li sostituiranno, essendo purtroppo le dimissioni presentate irrevocabili, vorranno contribuire ad instaurare un rinnovato clima di collaborazione costruttivo per il bene dell’intero Paese.
IL FATTO – Nella tarda serata del 3 novembre quattro uomini avevano fatto irruzione in un bar di Durazzano e, armati di pistola, avevano aggredito il consigliere comunale di opposizione Rocco Abbatiello.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la banda con il volto coperto dai passamontagna aveva prima minacciato i presenti con le armi e poi schiaffeggiato Abbatiello. Subito dopo, si era allontanata a bordo di un’autovettura di colore scuro. Dopo l’episodio il sindaco aveva scritto una nota di solidarietà pubblicata sul social network facebook. “Nessuna forma di aggressione o violenza fisica – si leggeva – può essere tollerata o giustificata in un paese civile. E’ un episodio deprecabile anche per le modalità con le quali è avvenuto”.