CULTURA
Al Morgana arriva la scossa di Bologna Violenta

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Nicola Manzan è il chitarrista e violinista de Il Teatro degli Orrori e collabora da anni con molti gruppi e solisti italiani sia dal vivo che in studio, tra cui Baustelle, Paolo Benvegnù, Kobenhavn Store, Ligabue, Magpie, Moltheni, Offlagadiscopax, Ronin, Simona Gretchen, Zen Circus, Valentina Dorme.
Nel 2005 decide di fare una raccolta di pezzi ispirati alla città di Bologna e ai film poliziotteschi degli anni ’70, dando vita al progetto solista Bologna violenta. Il risultato è un CD autoprodotto composto da 26 tracce da 26 secondi l’una di electro-grindcore strumentale, uscito nel 2006 e distribuito in tutto il mondo tramite il circuito DIY. Nel 2010 esce per l’etichetta Bar La Muerte il secondo album intitolato "Il nuovissimo mondo – Dramma in XXIII atti sulla sorte del mondo e sul declino del genere umano", che vuole essere un omaggio ai film-documentario degli anni ’60 e a tutte le loro derivazioni. Come succedeva in quei film, l’ascoltatore viene accompagnato in un ipotetico viaggio tra culture diverse e tematiche più o meno scabrose, talvolta sottolineate da commenti e dialoghi che conservano la cinica ironia tipica di questo modo di fare cinema. L’olocausto sonoro che contraddistingue i lavori di Bologna violenta si placa soltanto nell’interpretazione di "Blue Song" (colonna sonora di "Milano Trema" dei fratelli De Angelis) in cui l’orchestra d’archi crea suggestioni romantiche che accarezzano l’orecchio dell’ascoltatore, un breve riposo durante il drammatico viaggio che lo porterà a scoprire che la razza umana è forse destinata a soccombere. Dalla festa collettiva alla morte, il passo è breve. Il concerto si sviluppa tra i temi cari ai poliziotteschi, agli horror anni ’80.
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Hanno letteralmente conquistato il pubblico inglese. Adesso arrivano per un tour promozionale italiano del loro LP. Gli Amycanbe sono davvero difficili da catalogare: intime carezze acustiche, una voce stupenda, quella di Francesca Amati, che chiama in causa jazz, pop e folk senza essere in fondo nessuna di queste cose, ma molto di più.
Calda elettronica e intrecci chitarristici da sogno, un trip-hop da avanguardia internazionale. Con solo un EP e un disco dal 2007, la band di Ravenna e provincia ha esportato in Europa un sound di cui andare fieri, e con gli anni non hanno fatto che crescere musicalmente ricevendo recensioni lusinghiere e risposte dal pubblico europeo entusiaste.
"…Il loro folk/pop è perfetto e ci sentiamo di sprecare le lodi…" "…canzoni affascinanti che ti aggirano e ti seducono a primo ascolto…una voce femminile così sensuale e toccante che fa quasi arrossire per il modo in cui ti mette a nudo.." Stanno arrivando al Morgana, da non perdere assolutamente.