Basket
Nova Virtus, contro il Magic Team un match che vale doppio

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Reduce dalla sfortunata prestazione sul parquet di Francavilla, quarta forza del torneo, tenuta sulle spine sino al 35′ dagli iblei, la Nova Virtus vuole uscire dal tunnel della crisi.
Dopo otto sconfitte consecutive, alla Recupido-band si impone il ritorno alla vittoria. Anche perché quello di domenica prossima al Palatesdeschi (ore 18, arbitri Luca Del Gaudio di Assisi e Giulio Pepponi di Spello, osservatore Roberto Cataldi di Ragusa) non è soltanto un match che vale doppio in classifica (Benevento, insieme a Bari e Bernalda appaia la Nova Virtus a quota 8 in fondo alla graduatoria) ma ha grande valenza anche sul piano psicologico e dell’entusiasmo, proprio perché le due formazioni perseguono lo stesso obiettivo. Sul loro cammino futuro, perciò, non peseranno solo i pur fondamentali due punti in palio, ma anche il carico di fiducia ed autostima che la vittoria contro una contendente diretta fisiologicamente porta sempre on sé.
La Nova Virtus, nelle ultime partite, ha denotato chiari segni di risveglio, ritrovando in particolare una certa continuità di gioco e un buon feeling con il canestro. Non è bastato, tutto ciò, per tornare al successo, sia per la forza e l’eccellente condizione fisica degli avversari affrontati (da Ceglie a Corato ed alla stessa Francavilla, tutte al top della forma), ma anche per gli infortuni e la conseguente indisponibilità di Flavio Parrino e Marco Blanda che hanno drasticamente ridotto le possibilità di rotazione tanto care a coach Recupido che fa (né potrebbe essere altrimenti per un roster piccolo ed esile come quello virtussino) dell’intensità e dell’aggressività difensiva il suo credo cestistico. Ed a proposito di Blanda, quasi certamente il suo rientro, previsto proprio contro Benevento, potrebbe slittare e comunque il suo impiego sarebbe forzatamente ridotto.
Superare i sanniti, già battuti all’andata in occasione dell’unica e peraltro netta vittoria esterna stagionale del team ragusano, non sarà, manco a dirlo, impresa facile. Benevento, rispetto al girone ascendente, infatti, ha totalmente cambiato volto. La sostanziale rinuncia al totem di grande fama Andrea Camata (invero assai deludente), e gli innesti di Claudio Ciampi, ala pivot di 203 centimetri, dell’ex messinese Giuseppe Lombardo (un 4 di 196 centimetri che tira benissimo dal perimetro largo) e dello stesso Michele Roselli hanno dato ai campani un gioco molto più versatile ed una marcia in più, come dimostrano i risultati ottenuti ed anche l’ultima discreta prestazione al cospetto di Capo d’Orlando, passato a Benevento solo grazie allo “strappo” operato nell’ultima frazione. Completano il roster guidato dal tecnico Bruno Annechiarico, il capitano Pietro Credendino, l’ex Luca Vetrone (visto a Ragusa nell’ultimo anno della Popolare in cadetteria), Eric Bellman (assai pericoloso quando imbrocca la giornata giusta al tiro), Michael Robba (un 2-3 assai versatile), Vincenzo Cavalluzzo (un altro che non disdegna il tiro da 3) ed i giovani Giuseppe Mascolo, Marco Caputo e Gianluca Enzo.