CULTURA
Montesarchio: una serata da “sogno” a sostegno dei progetti della Fondazione Affinita

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“I sogni servono a svegliarci” è la frase che la Fondazione Affinita ha scelto per la XIV edizione della tradizione cena di raccolta fondi, che ha registrato anche quest’anno un grande successo di pubblico.
Il sogno, tema della serata svoltasi presso il Cristina Park Hotel di Montesarchio, ha ispirato il genio di Erasmo Petringa in un progetto inedito.
“A sud di Dublino”, una contaminazione tra le suggestive atmosfere irlandesi, affidate all’arpa celtica di Anna Cefalo, la musica popolare del sud Italia, a cui è legato lo stesso Petringa, fino alle sonorità nordafricane delle percussioni di Emidio Petringa: una originale ensemble che ha incantato gli ospiti trascinati dall’energia del trio musicale.
Non è mancato il rendiconto dell’attività della Fondazione, affidato a Giovanna Megna, che, in coerenza con il tema della serata, ha immaginato una sorta di viaggio, partendo dalla Casa do Menor, ONG brasiliana fondata da P. Renato Chiera, protagonista, con i suoi meninos de rua di un emozionante video.
La Casa do Menor di recente ha avuto grande visibilità in occasione della visita di Papa Francesco quando le telecamere di tutto il mondo sono entrate proprio nelle strutture costruite con i fondi raccolti negli anni dalla Fondazione Affinita.
Dal Brasile al Camerun, con il supporto alle comunità rurali, duramente colpite durante la stagione delle piogge: l’attività si concentra da diversi anni innanzitutto su un rafforzamento delle costruzioni edili, accanto ai corsi di formazione per i giovani e al camper medico, fondamentale se si pensa che il primo ospedale è a 15 Km.
Negli ultimi anni la Fondazione Affinita ha voluto concentrare la sua attività anche nello sviluppo del territorio, innanzitutto con il progetto Creattiva, rivolto ai ragazzi del carcere minorile di Airola, coinvolti in un laboratorio di lavorazione artistica della ceramica.
In questo ambito, nel 2013 è nata una nuova collaborazione con il Centro Territoriale Mammut di Scampia, giunto a bordo del Mammutbus, un ludobus che è al centro di un ambizioso progetto: fare impresa sociale attraverso cultura ludica e pedagogia attiva.
Durante la cena gli ospiti hanno potuto anche provarsi nella riscoperta dei giochi della tradizione portati dall’associazione partenopea.
La cena si è conclusa con Pierluigi Bartolomei, preside di frontiera prestato al cabaret, che in chiave semiseria ha fornito ai presenti le istruzioni per l’uso per rendere possibile il “sogno di un amore eterno”.