Salute
Questione CUP al Rummo. Il manager Boccalone: “L’obiettivo è dare continuità lavorativa agli operatori”
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“Ho chiesto alla società appaltatrice del servizio di far prevalere l’aspetto sociale in questa vicenda, recuperando la serenità sufficiente per superare tutti gli aspetti amministrativi e processuali, e ripristinare dialettica e correttezza nei rapporti umani e professionali”.
Lo scrive il direttore generale dell’ospedale “Rummo” di Benevento, Nicola Boccalone, che interviene in merito alla questione del CUP e delle problematiche contrattuali sollevate da Cgil e lavoratori.
“Per questo motivo – aggiunge Boccalone – ho chiesto di ratificare la volontà già espressa dalla società di dare continuità lavorativa agli operatori del CUP. Lo status di soci lavoratori nonché per taluni quello di componenti il consiglio di amministrazione della cooperativa, rende meno agevole per la società dar seguito alla volontà di avvalersi di questi operatori per tutta la durata dell’appalto.
Il contenzioso pendente innanzi al Tar che vede, poi, la stessa cooperativa ricorrente nei confronti della società vincitrice dell’appalto, ha rappresentato un ulteriore elemento di rallentamento, si ripete, per la chiara volontà di continuare ad avvalersi degli stessi lavoratori. A queste sollecitazioni ha fatto così seguito la nota che, previo assenso della società, allego così da renderla pubblica anche per opportuna chiarezza”.
Nella nota inviata a Boccalone, infatti, la società Gesan Srl spiega che “in merito all’agitazione che i lavoratori hanno messo in atto occupando anche la sede del CUP, la società ha proposto a tutti i lavoratori uscenti un contratto a 20 ore a norma CCNL Multiservizi a tempo determinato per la durata di 4 mesi. Per i lavoratori disabili, la cui assunzione è soggetta a domanda preventiva al Centro per l’Impiego per la verifica dei requisiti con un tempo necessario non programmabile, è stato predisposto uno stage ponte.
A voi è noto – continua nella comunicazione dell’amministratore Russo indirizzata a Boccalone – che è in corso presso il Tar di Napoli un giudizio avverso la gara promossi dalla stessa Mediterranea Global Service di cui i lavoratori sono soci, che impone a Gesan, per chiarezza di rapporti, di non stipulare contratti a tempo indeterminato. Come già espresso verbalmente, su richiesta dei lavoratori, la Gesan non ha timore a garantire la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato a giudizio concluso. Allo stato, – conclude però l’amministratore unico Pasquale Russo, che accusa anche di essere stato oggetto di ingiurie da parte dei manifestanti – questa posizione non è più praticabile, preferendo agire nel tempo con altro personale”.
“Le voci che si sono rincorse nelle ultime ore – sottolinea Boccalone – hanno impedito di ragionare serenamente e sulla concretezza degli aspetti da valutare.
Si tratta di 17 opportunità di lavoro – conclude il general manager del Rummo – che vorrei rimanessero ancorate saldamente al territorio. Credo ci siano ancora tutte le condizioni per un percorso costruttivo nell’interesse di tutti, in particolare per quelli che antepongono la volontà di lavorare ad altre esigenze”.