CRONACA
Montesarchio, maxi sequestro dei Carabinieri: confiscati beni per 500 mila euro al clan Iadanza

Ascolta la lettura dell'articolo
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento hanno eseguito il decreto di confisca dei beni – per un totale di 500 mila euro – emesso dalla Procura della Repubblica di Benevento nei confronti di Vincenzo Iadanza, 56enne di Montesarchio – detto “O Caprariell” -, ritenuto capo dell’omonimo clan e del figlio Silvio. Il sodalizio operava nell’area della Valle Caudina, collegato a quello dei Pagnozzi attivo nella provincia di Avellino.
Già nel febbraio 2013, i Carabinieri che avevano inoltrato la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, avevano eseguito il provvedimento di sequestro dei beni emesso dallo stesso Tribunale di Benevento nei suoi confronti, del figlio Silvio e della moglie Anna Mirabile.
Il provvedimento era stato emesso sulla base delle indagini patrimoniali, che avevano consentito di raccogliere gli elementi oggettivi tali da avvalorare la tesi che il 56enne era dedito abitualmente a traffici delittuosi, sintomatici della sua condotta antigiuridica e del suo tenore di vita.
Il lavoro degli investigatori ha messo in evidenza, infatti, la sproporzione tra i beni dichiarati e quelli posseduti – anche intestati a terzi riconducibili allo stesso capo-clan – ritenuti, comunque, frutto di attività illecite e che costituivano il reimpiego di denaro proveniente dalle attività illecite dello stesso gruppo malavitoso.
I militari, dunque, avevano proceduto ad apporre i sigilli ad una concessionaria di automobili di Rotondi, formalmente intestata al figlio Silvio, che risultava proprietario dell’autosalone.
Nel corso delle indagini patrimoniali, inoltre, era stato riscontrato che l’attività era stata iniziata nel 2010 dal figlio, che a quell’epoca non poteva contare sui propri redditi. Elemento, questo, che ha portato gli inquirenti a ritenere che la concessionaria fosse una “copertura” per le attività illecite del padre. I Carabinieri hanno sequestrato tutti veicoli: circa 60 fra auto e moto.
Tutto il patrimonio confiscato, per un valore di circa 500 mila euro, cosi come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato affidato al custode giudiziario, nominato dal Tribunale, che provvederà all’amministrazione dei beni.
Vincenzo Iadanza, già sorvegliato speciale e dichiarato delinquente abituale, annovera numerose condanne anche per rapina, estorsione, associazione per delinquere e violazione alle norme sugli stupefacenti e da ultimo, nel maggio 2011, era stato colpito dall’ordinanza di custodia cautelare, che aveva portato all’arresto di 19 persone accusate, a vario titolo, di associazione camorristica e reati elettorali, tra cui anche alcuni amministratori comunali di Montesarchio.