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L’associazione “Generoso Simeone” ricorderà a Benevento la morte di Corradino di Svevia

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Riprendere la tradizione commemorativa a Benevento della morte di Corradino di Svevia. E’ l’obiettivo dell’associazione culturale “Generoso Simeone” che ritiene “ingiusta” l’interruzione della celebrazione nella Chiesa napoletana del Carmine, decisa dalle autorità del santuario.
Il 29 ottobre 1268, a Napoli, sul luogo dell’attuale piazza del Mercato, veniva decapitato Corradino di Svevia. Con lui – scriverà Richard Wagner ne I V i b e l u n g h i, saga della stirpe regia dei “Wibelingen” (Ghibellini) – “fu strappata dal terreno e distrutta, con tutte le sue radici e le sue fibre” la pianta dell’Impero ghibellino. Corradino venne sepolto nella chiesa napoletana del Carmine; nel 1847, Massimiliano II di Baviera incaricò lo scultore Berthel Thorwaldsen di erigere in codesta chiesa la statua in onore di Corradino, i cui resti vennero traslati nella base del monumento.
Sino allo scorso anno, – scrive l’associazione “Generoso Simeone” – a suffragio di Corradino veniva celebrato un rito nella chiesa del Carmine, per lascito stabilito dalla madre, Elisabetta di Wittelsbach. Quest’anno invece le autorità del santuario hanno unilateralmente deciso di non celebrarlo”.