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Comunità Montana del Taburno, il giudice del lavoro rigetta il ricorso del segretario Pezone

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Un altro punto a favore della Comunità Montana del Taburno e del suo presidente Libero Maria Sarchioto nella vertenza contro il funzionario Gennaro Pezone. Nella giornata di oggi il giudice del lavoro del Tribunale di Benevento, Marina Campidoglio, ha rigettato il ricorso del segretario generale dell’Ente, difeso dall’avvocato Prozzo, condannandolo al pagamento delle spese legali, per un totale di 1500 euro più tasse.
Pezone aveva infatti presentato ricorso lo scorso 9 agosto contro la decisione del presidente della Comunità Montana che il 7 giugno 2013 gli aveva notificato la sospensione dal servizio senza retribuizione per 4 mesi in merito ad alcuni fatti risalenti al 2007 che vedevano Pezone indagato e rinviato a giudizio.
Come si ricorderà, infatti, la Seconda Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato il dirigente a tre anni e sei mesi di reclusione oltre alla sospensione per cinque anni dai pubblici uffici.
Le accuse a suo carico – a seguito di un’indagine effettuata dalla Guardia di Finanza di Caserta – erano truffa ai danni dello Stato, turbativa d’asta e falso in atto pubblico. I fatti risalivano al periodo tra il 2003 e il 2006.
In merito a questi avvenimenti, Sarchioto aveva successivamente revocato il precedente provvedimento e lo aveva sospeso in via cautelare dal servizio fino all’esito dei procedimenti penali con l’attribuzione di un assegno alimentare pari al 50% della retribuzione.
Pezone aveva però impugnato anche questa decisione giudicandola “illegittima”: secondo il dirigente, infatti, la misura della sospensione non poteva riguardare fatti commessi in epoca precedente al suo incarico presso la Comunità Montana del Matese.
Oggi la sentenza del giudice Campidoglio, che dà nuovamente ragione al presidente e alla Comunità Montana, sposando a pieno la tesi difensiva presentata dall’avvocato beneventano Giovanna Abbate.
“Continua – spiega il presidente Sarchioto, contattato telefonicamente da Ntr24 – quest’opera di ‘normalizzazione’ dell’Ente a favore dei territori che amministriamo. Soprattutto in un periodo di crisi come questo, c’è bisogno di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini”.
Come si ricorderà, lo scorso anno Gennaro Pezone era anche balzato agli onori della cronaca per aver presentato il ricorso straordinario sulla nomina di Nicola Boccalone a direttore generale dell’ospedale “Rummo” di Benevento.
Il segretario della Comunità Montana aveva chiesto l’annullamento previa sospensione del decreto di nomina, datato 3 ottobre 2011, da parte del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.