CRONACA
Truffe agli anziani, l’Arma mette in guardia: consigli utili e incontri di sensibilizzazione in tutto il Sannio
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Un fenomeno in crescita, subdolo e particolarmente odioso, che colpisce le fasce più vulnerabili della popolazione. È quello delle truffe agli anziani, al centro di un importante incontro svoltosi presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Benevento, durante il quale sono state illustrate le attività di prevenzione e sensibilizzazione messe in campo dall’Arma sul territorio. A fare il punto è stato il comandante provinciale, colonnello Marco Keten.
Come noto, le truffe ai danni degli anziani sfruttano la vulnerabilità emotiva, psicologica e spesso anche la solitudine delle vittime. I malviventi agiscono con metodi ingannevoli e ben collaudati: dal falso incidente accaduto a un figlio o a un nipote, al raggiro del falso carabiniere o del sedicente avvocato, fino al finto tecnico della luce o del gas che, con una scusa, entra nelle abitazioni portando via denaro e oggetti in oro. In quasi tutti i casi, i truffatori fanno leva su emozioni forti come paura, ansia e senso di responsabilità, approfittando anche di fragilità fisiche e psichiche.
Fondamentale, secondo l’Arma, è la prevenzione. I consigli restano sempre gli stessi: diffidare dalle apparenze, non aprire la porta agli sconosciuti, non farsi distrarre, non fidarsi solo di un tesserino di riconoscimento e, in caso di dubbio, contattare immediatamente il 112. Attenzione massima anche alle informazioni condivise su internet e al telefono, dove spesso i truffatori riescono a reperire dati personali utili a rendere il raggiro più credibile.
«Per noi è importantissimo svolgere questo tipo di attività – ha spiegato il colonnello Keten – perché si tratta di un’opera di prevenzione che ha coinvolto tutta la popolazione della provincia di Benevento. Al momento abbiamo raggiunto circa 2.400 persone grazie all’impegno di tutti i comandanti di stazione, che hanno organizzato incontri presso sale consiliari, associazioni e chiese per informare i cittadini sulle modalità con cui vengono perpetrate le truffe, soprattutto ai danni degli anziani».
L’obiettivo è creare consapevolezza, affinché la cittadinanza possa diventare parte attiva nella prevenzione e nel contrasto di questi reati. «I truffatori – ha aggiunto – cercano di sfruttare le debolezze delle persone. Noi abbiamo spiegato quali sono le vulnerabilità e come proteggersi, per costruire insieme una provincia più sicura, soprattutto in vista delle prossime festività, periodo in cui notoriamente circola più denaro».
Particolare attenzione è stata posta sulla truffa del falso carabiniere, una delle più diffuse negli ultimi anni. «Il messaggio più importante è questo: nell’ordinamento giuridico italiano non esiste alcuna situazione in cui un carabiniere venga a prendere soldi o monili in oro alla porta di casa. Se riusciamo a fissare questo concetto nelle persone, abbiamo centrato il nostro obiettivo di prevenzione», ha sottolineato Keten.
Gli incontri hanno coinvolto tutti i comuni della provincia di Benevento, grazie all’attività delle 35 stazioni dei Carabinieri. Le iniziative, svolte in gran parte nell’ultima settimana, proseguiranno anche nelle prossime settimane e saranno ripetute ciclicamente nel corso del prossimo anno. Il comandante provinciale ha voluto ringraziare le amministrazioni comunali, i sindaci, i parroci e le associazioni che hanno messo a disposizione spazi e collaborato nella convocazione della popolazione.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche dei furti in abitazione. «Stiamo implementando i servizi esterni per prevenire e, quando possibile, reprimere questi reati – ha spiegato Keten –. I furti sono reati fisiologici, presenti in ogni periodo storico. Ci possono essere fasi di recrudescenza, ma al momento registriamo un trend in calo rispetto agli anni passati».
Nonostante ciò, l’attenzione resta alta. «Anche un solo furto è un problema, perché ogni persona ha diritto di vivere serenamente e di non dover cambiare le proprie abitudini. In questa provincia vediamo ancora persone che vivono con la chiave attaccata alla porta di casa: è una bella cosa e vorremmo che non finisse mai. Il nostro compito è rendere la comunità sicura, ma anche far capire quali sono i rischi».
Infine, tornando alle truffe, il comandante ha ricordato come in alcuni casi siano state consegnate ai malviventi somme ingenti, anche decine di migliaia di euro. «Non è necessario stravolgere le proprie abitudini – ha concluso – ma è importante essere consapevoli. Ladri e truffatori vanno dove trovano terreno fertile. Se entrano in una casa e non trovano nulla, anche quello, per quanto spiacevole, è un risultato: significa non aver alimentato ulteriormente il circuito criminale».




