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Guardia giurata muore schiacciata da un cancello. Bellusci (UGL): “Non è accettabile morire di lavoro”
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Una guardia giurata è deceduta schiacciata da un pesante cancello scorrevole mentre era in servizio di controllo nell’area della stazione ferroviaria di Tufara Valle, ad Apollosa. La dinamica è al vaglio delle autorità competenti.
Giampiero Bellusci, Segretario Confederale UGL, dichiara: “Non è accettabile che in Italia si continui a morire di lavoro. Esprimiamo cordoglio alla famiglia e vicinanza ai colleghi. Chiediamo accertamenti rapidi sulle responsabilità e, soprattutto, interventi immediati perché fatti simili non accadano più.”
Il lavoro delle guardie giurate unisce i rischi di aggressioni e rapine nei contesti sensibili a quelli connessi al lavoro in solitaria (ronde e controlli in siti isolati), dove l’assenza di contatto con altri lavoratori moltiplica il pericolo e può ritardare i soccorsi.
UGL chiede interventi immediati e misurabili: presidio in doppia unità nei servizi a rischio, dotazione obbligatoria di dispositivi “uomo a terra” con tracciamento e geolocalizzazione per i turni isolati, procedure di escalation con tempi massimi di risposta e coperture di comunicazione ridondate, verifiche strutturali e manutentive su cancelli e varchi con responsabilità chiare del committente, oltre all’aggiornamento dei DVR e dei capitolati per rendere vincolanti questi standard; in parallelo, UGL Sicurezza Civile avvierà un confronto urgente con la Prefettura di Benevento, EAV e l’Ispettorato Territoriale del Lavoro per definire un protocollo operativo specifico sul lavoro in solitaria nella vigilanza privata, così da trasformare queste misure in prassi effettive e controllabili.




