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Appello del Global Movement to Gaza Benevento: il 15 settembre assemblea pubblica per la “Sumud Flotilla”

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Il Global Movement to Gaza di Benevento ha indetto un’assemblea pubblica per lunedì 15 settembre alle ore 18:30 presso l’Auditorium Spina Verde. L’iniziativa mira a sensibilizzare e mobilitare la popolazione civile della città e della provincia a sostegno della Global Sumud Flotilla, che sta subendo “pesanti attacchi dal cielo in acque tunisine”.
Il movimento esprime profonda rabbia e indignazione per l’attacco subito il 9 settembre in Qatar e per un nuovo ordine di evacuazione della popolazione civile di Gaza. Il comunicato denuncia inoltre due attacchi subiti l’8 settembre dalla Family Madeira, una delle imbarcazioni principali della Flotilla con a bordo diversi membri del direttivo della GSF, e un ulteriore attacco subito dalla nave Alma.
Il Global Movement to Gaza ha già organizzato diverse manifestazioni in città. Il 4 settembre si è tenuta una “partecipazione di massa” presso il ponte Pagliuca, seguita da un’assemblea pubblica il 7 settembre. Il 9 settembre, il gruppo è tornato in piazza davanti alla Prefettura di Benevento per protestare contro la “crudeltà” degli attacchi.
L’organizzazione ha manifestato in tutta Italia per “chiedere e pretendere che il nostro governo tuteli e protegga i circa 200 cittadine e cittadini italiani a bordo delle imbarcazioni”. L’obiettivo è anche chiedere il “ripristino della legalità internazionale” e l’applicazione di sanzioni contro il governo di Netanyahu. Il movimento si definisce la Global Sumud Flotilla di terra, al fianco di “tutte le persone che coraggiosamente sono salite a bordo delle barche in viaggio per la Palestina”.
Secondo il comunicato, la Sumud Flotilla rappresenta la speranza di “rompere l’assedio su Gaza e fermare il Genocidio, in atto da ormai quasi due anni”. L’azione della Flotilla sta cercando di fare ciò che i governi europei avrebbero dovuto fare “nel rispetto del diritto internazionale”.
L’assemblea del 15 settembre è un appello a tutta la società civile a partecipare, per colmare lo “scollamento tra chi siede al governo e la sensibilità delle persone comuni” che sono “indignate e stanche di assistere impotenti allo sterminio della popolazione civile palestinese”.