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San Lorenzo Maggiore, la processione del Venerdì Santo entra nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano

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La Processione del Venerdì Santo (con i battenti flagellanti, ndr) è stata ufficialmente iscritta nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), con Decreto Dirigenziale della Direzione Generale della Regione Campania – Direzione per le Politiche Culturali e il Turismo. Ad annunciarlo, con un post pubblicato sui canali social, è il Comune di San Lorenzo Maggiore.
‘’Il percorso – prosegue la nota a firma del Sindaco Carlo Giuseppe Iannotti e dell’intera amministrazione comunale – era stato avviato il 17 settembre 2024, in occasione dell’insediamento del nuovo parroco Don Leucio Cutillo, quando venne manifestata la volontà di promuovere e valorizzare questa tradizione profondamente radicata nella storia e nell’identità del paese.
La Processione del Venerdì Santo, con i flagellanti vestiti di bianco e il suono struggente delle lamelle di ferro, non è solo un rito religioso, ma un momento di identità collettiva che unisce fede, memoria e senso di appartenenza. Non si tratta di una pratica medievale isolata, ma di una “catena interminabile che non parte da noi e non finisce da noi”, simbolo di una comunità che merita riconoscimento e rispetto.
L’iscrizione all’IPIC non attribuisce diritti esclusivi o finanziamenti, ma garantisce visibilità, tutela e trasmissione alle nuove generazioni, rafforzando la consapevolezza del valore del patrimonio immateriale e promuovendo il rispetto della diversità culturale.
Un ringraziamento speciale – si specifica nel post – va alla Prof.ssa Maria Di Libero, esperta di Arte e di Patrimonio Culturale e Presidente dell’Associazione Culturale “A. Lamparelli”, e al Prof. Luciano Di Libero, per il contributo fondamentale nella stesura del progetto e nella raccolta di conoscenze e testimonianze.
«Per la nostra comunità questo riconoscimento rappresenta un traguardo storico e motivo di orgoglio – concludono il Sindaco e l’Amministrazione Comunale –. La Processione del Venerdì Santo di San Lorenzo Maggiore non è soltanto una tradizione locale, ma un bene culturale immateriale che ci identifica e che da oggi ottiene la visibilità che merita a livello regionale. Continueremo a promuovere e valorizzare questa eredità affinché resti patrimonio vivo e condiviso per tutti i laurentini e oltre».