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Il Comitato ‘Fermiamo Sannio Acque Srl’ torna all’attacco sul parere della Corte dei Conti

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“Lo scorso maggio, come ormai noto, la Corte dei Conti – Sezione regionale di controllo per la Campania – si è espressa in merito all’atto con cui il comune di Campoli del Monte Taburno ha deliberato l’acquisizione di quote della costituenda società Sannio Acque S.r.l., deputata a gestire il servizio idrico nell’ambito distrettuale sannita.
In attesa che il comune di Campoli decida come procedere a seguito del parere – scrive il Comitato ‘Fermiamo Sannio Acque Srl’ – riteniamo doveroso informare i cittadini sulle criticità evidenziate dalla Corte, che ha espresso un giudizio negativo su aspetti centrali dell’operazione, come il rischio della mancata sostenibilità finanziaria per il comune e l’assenza della consultazione pubblica.
Il parere negativo riguarda in particolare la sostenibilità finanziaria soggettiva, ossia la capacità dell’ente di sostenere l’operazione e il profilo della consultazione pubblica. La Corte ha infatti ritenuto che l’operazione possa mettere a rischio i conti pubblici comunali, in assenza di una valutazione chiara sui costi futuri. Mancano, secondo i giudici contabili, elementi sufficienti per dimostrare che il comune sia in grado di affrontare l’investimento senza compromettere l’equilibrio di bilancio.
Anche la procedura di consultazione pubblica, che avrebbe dovuto garantire trasparenza e coinvolgimento dei cittadini, è stata giudicata non adeguata.
La Corte – prosegue il Comitato – ha poi espresso un parere parzialmente negativo sulla convenienza economica dell’intera operazione, osservando che le condizioni previste sembrano tutelare eccessivamente il socio privato, senza una chiara distribuzione dei rischi. Questo aspetto è particolarmente rilevante, trattandosi di una società a capitale misto, che richiede precisi equilibri tra interesse pubblico e investimenti privati.
L’adesione del comune di Campoli alla società Sannio Acque apre un processo che riguarda l’intero ambito distrettuale sannita.Pertanto, è necessario che i cittadini di tutti i Comuni coinvolti siano informati adeguatamente. Solo con una partecipazione consapevole sarà possibile garantire scelte trasparenti, orientate al reale interesse pubblico, per fermare la privatizzazione dell’acqua nella provincia di Benevento”, conclude il Comitato.