AMBIENTE
Risorse idriche, emergenza gestita ma Osservatorio segnala criticità medio-alta per il Sannio

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La provincia di Benevento rientra tra le aree della Campania che continuano a registrare livelli di severità idrica medio tendente all’alto, soprattutto per quanto riguarda il comparto potabile. È quanto emerso nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità Distrettuale di Bacino dell’Appennino Meridionale, che ha confermato uno scenario di criticità diffusa, seppure con intensità variabili a seconda dei territori e dei settori.
Il segretario generale Vera Corbelli, al termine dell’incontro, ha sottolineato come “i dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali abbiano evidenziato situazioni di significativa criticità”, anche a causa del ritardo nella ricarica degli acquiferi e dei livelli idrici inferiori alla media storica.
Nel dettaglio, per quanto riguarda il territorio sannita, l’Osservatorio segnala un livello di severità idrica medio con tendenza all’alto nel comparto potabile, simile a quanto rilevato anche per la provincia di Avellino. A contenere l’emergenza ha contribuito la ripartizione della risorsa condivisa definita nei tavoli tecnici interregionali, in particolare per i trasferimenti Campania-Puglia e Molise-Campania (incluso l’acquedotto del Biferno), che ha permesso di alleggerire la pressione sul sistema idrico locale.
Al momento, quindi, le criticità più gravi per l’erogazione del servizio idrico potabile nella provincia di Benevento risultano rientrate, ma permane un’attenzione alta, soprattutto in vista dei mesi estivi, che potrebbero aggravare il quadro in assenza di piogge consistenti.
Lo scenario complessivo, però, rimane preoccupante: deficit importanti si registrano negli invasi del sistema Acque del Sud lucano (Monte Cotugno e Pertusillo), nello schema Ofanto (forte criticità per l’invaso di Conza), e nello schema Fortore (Occhito), con una carenza di oltre 68 milioni di metri cubi rispetto allo scorso anno. Anche il sistema Sele-Calore, da cui proviene parte della risorsa idrica destinata al Sannio, mostra un ritardo nella ricarica delle sorgenti di Cassano Irpino e Caposele, con portate inferiori ai livelli del 2017.
La situazione resta dunque in costante monitoraggio, con l’obiettivo di prevenire emergenze e garantire un’equa distribuzione delle risorse idriche. Fondamentale, secondo l’Autorità di Bacino, sarà il rafforzamento delle strategie di gestione integrata e la collaborazione tra enti locali, Regioni e operatori del settore.