fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

PRIMO PIANO

Solopaca, la “Pompei” dei vitigni autoctoni: presentata un’importante ricerca scientifica sul territorio

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

“Solopaca è la ‘Pompei’ della biodiversità viticola dove è stato conservato tutto nelle mani sicure dei vignaioli custodi”.

E’ quanto emerso al termine del convegno sulle “Pratiche, Varietà e Territorio a Solopaca – La Raggiera del Taburno, le Vernacce, le Tentiglie e altre ‘uve rare’, dalla ricerca a…?…Ora tocca a noi!”, organizzato a Solopaca dall’Associazione “Vignaioli di Solopaca”, presieduta da Clemente Colella, per presentare l’importante ricerca scientifica, durata circa dieci anni, che ha portato ad evidenziare la riscoperta di uve “rare” al riconoscimento ufficiale di 12 vitigni autoctoni (varietà come le Vernacce e Tentiglie), recuperati tra Solopaca, Castelvenere, la Penisola Sorrentina e il Golfo di Policastro.

Nel corso dei lavori è stato anche ufficializzato l’inserimento da parte di Libero Rillo (Presidente del Consorzio Sannio Tutela Vini) della coltivazione della vite “a raggiera” nei disciplinari di produzione che ha trovato il consenso dei tanti produttori intervenuti a dimostrazione del grande interesse che stanno suscitando gli studi sul territorio.

“La sintesi del lavoro svolto resa nota dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria nella viticoltura ed enologia – ha detto Collela – ci ripagano di anni di impegno e sacrifici per portare avanti, con il sostegno del Ministero dell’Agricoltura, della Regione Campania e del Cnr, la tesi che la sostituzione dagli anni Settanta dei vitigni autoctoni e dei sistemi di allevamento ad essi connessi con una coltivazione intensiva non ha dato i frutti sperati, come dimostrano i dati economici legati al settore. E’ stato dunque un errore abbandonare le uve ‘rare’ di Solopaca per lasciare il posto a nuove varietà fino a quel momento estranee al territorio”.

Di qui il messaggio di Colella rivolto soprattutto alle nuove generazioni: “Tra le cause della desertificazione delle aree interne vi è sicuramente la mancanza di reddito in agricoltura. I produttori della materia prima devono ritornare al centro del dibattito e non tenuti ai margini. Essi sono i veri custodi del territorio e della biodiversità”.

Oltre a Colella e Rillo, ai lavori di presentazione della ricerca scientifica sono intervenuti , il sindaco di Solopaca Pompilio Forgione, Flora Della Valle (Direzione Agricoltura Regione Campania), Domenico Bosco (Coldiretti), Antonio Leone (CNR ISAFoM), Angelo Raffaele Caputo (Crea Ve) e Stefano Del Lungo (CNR ISPC).

Annuncio

Correlati

redazione 7 giorni fa

L’Onav alla Festa del Vino di Castelvenere con due laboratori “sensoriali”

redazione 1 settimana fa

Al prof. Luigi Moio il “Premio Radici 2025” di Castelvenere, comune più “vitato” d’Italia

redazione 2 settimane fa

Castelvenere, dal 21 al 24 agosto torna la ‘Festa del Vino’. Di Santo: “Vetrina importante per il territorio”

redazione 2 settimane fa

Guardia Sanframondi: a Vinalia ultimi giorni di gusto per una festa che conquista sempre più visitatori

Dall'autore

redazione 2 ore fa

Wg flash 24 del 20 agosto 2025

redazione 13 ore fa

Crisi idrica, Piantedosi: “Paradossale, confido nella prossima amministrazione regionale”

redazione 13 ore fa

“Fermiamo Sannio Acque Srl”: lunedì assemblea pubblica a Benevento

redazione 14 ore fa

Pietrelcina, interviene Scocca: “Su caro acqua serve chiarezza dalla nostra Amministrazione”

Primo piano

redazione 2 ore fa

Wg flash 24 del 20 agosto 2025

redazione 13 ore fa

Crisi idrica, Piantedosi: “Paradossale, confido nella prossima amministrazione regionale”

redazione 13 ore fa

“Fermiamo Sannio Acque Srl”: lunedì assemblea pubblica a Benevento

redazione 15 ore fa

Potere al Popolo: ‘Chiude per lavori il dormitorio della Caritas. Che fine faranno i bisognosi?’

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content