Opinioni
Rissa in centro storico, ormai ‘terra di nessuno’. Servono controlli e soluzioni affinché non si svuoti sempre più di persone e valori

Ascolta la lettura dell'articolo
Risse, spaccio, episodi di violenza. Le ultime notizie di cronaca ci restituiscono una fotografia amara del centro storico di Benevento. E anche la paura, nelle parole e negli occhi di chi lo vive e lo abita. Per commercianti e residenti il salotto buono di corso Garibaldi, con i suoi vicoli e le sue piazze, è diventato terra di nessuno, soprattutto nei giorni feriali e nelle ore serali quando si abbassano le saracinesche dei negozi ed è raro vedere passeggiare qualcuno in strada.
Diversi gli appelli, le segnalazioni, le denunce. Ma tutto resta uguale. Ora a gran voce si chiede a istituzioni e forze dell’ordine di aumentare i controlli, in particolare nella zona di piazza Roma, diventata il punto di incontro di ragazzi per lo più stranieri.
La rissa dell’altra sera in un circolo sportivo di via Erik Mutarelli, quando un gruppo di giovani di origine maghrebina ha fatto irruzione durante una festa di compleanno – con scontri a colpi di bottiglie di vetro e feriti – è un campanello d’allarme, l’ennesimo, che non va sottovalutato.
Sulla questione è intervenuto anche il comitato di quartiere con una nota a firma del presidente Luigi Marino: “Via Erik Mutarelli si è trasformata in un ring. Quanto accaduto – si legge – ci lascia sgomenti. Apprezziamo, da sempre, l’operato delle forze dell’ordine ma questa ultima rissa ci spinge a chiedere un ulteriore sforzo. I luoghi “caldi” sono sempre gli stessi, più volte citati e sotto gli occhi di tutti (compresi gli agognati turisti). Ogni fine settimana, infatti, il Corso Garibaldi è preso di mira da bande di giovani maleducati, violenti e con carente senso civico. Botte, schiamazzi, atti vandalici ed imprecazioni sembrano essere l’unico linguaggio utilizzato da costoro. C’è un enorme problema di educazione, di perdita di valori e di mancata integrazione. Pretendiamo azioni efficaci. All’amministrazione vogliamo ricordare che oltre le classifiche, le inaugurazioni con tagli di nastro, i proclami esiste la vita reale, con problemi concreti. Svegliamoci”.
E così il cuore del centro storico, un tempo vivo e fiorente, con negozi e botteghe di artigiani, è ormai una terra di nessuno. A Benevento come in altre città. Ha perso la sua identità di quartiere abitato e vissuto. Le famiglie che un tempo popolavano queste strade se ne sono andate, lasciando il posto a una popolazione eterogenea e frammentata, che spesso non ha radici o legami con il territorio. Questa mancanza di coesione sociale lo ha reso sempre più isolato e abbandonato. Lo sanno bene i commercianti di corso Garibaldi, che chiedono all’amministrazione Mastella di trovare soluzioni adeguate – dalle iniziative ad hoc ai parcheggi – per portare gente in strada per rivitalizzare gli acquisti. Lo sanno bene i residenti, sempre più preoccupati di rincasare dopo una certa ora per evitare noie e situazioni spiacevoli. Lo sanno bene anche i gestori dei locali, anche loro interessati a maggiori controlli nelle serate della movida per prevenire episodi di violenza e lavorare con serenità.
La domanda è semplice e la poniamo in primis a noi stessi: che futuro ha Benevento se il suo centro si svuota di persone e valori?