CRONACA
Benevento, col drone tentano di consegnare droga e cellulari in carcere: due arresti
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Operazione antidroga della Polizia Penitenziaria di Benevento. Il dirigente Aureliana Calandro, comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria del capoluogo, ha coordinato i caschi azzurri delle Unità Operative dell’istituto di pena sannita e gli specialisti del Nucleo Regionale Cinofili Antidroga della Campania in un’azione contro un gruppo criminale dedito allo spaccio, avvalendosi di aeromobili a pilotaggio remoto, in favore dei detenuti. Con il nome in codice “Blue Berets”, l’operazione ha portato all’arresto di altri due individui pluripregiudicati, mettendo fine ad una rete ben strutturata di spacciatori. Sei in totale gli arrestati nel corso di quest’anno.
Un’operazione strategica, iniziata mesi fa, quando gli agenti della Penitenziaria avevano tratto in arresto altri spacciatori che, con droni, tentavano di consegnare droga e telefoni ai ristretti della casa circondariale. Molti gli uomini in campo impegnati in attività di osservazione, controllo e pedinamenti finalizzati a mappare la rete di distribuzione e individuare i punti di decollo degli APR.
Un colpo a sorpresa per gli ultimi due della banda, un trentenne ed un cinquantenne del Napoletano: nella notte le Unità Operative hanno accerchiato gli spacciatori non lasciandogli scampo. Gli agenti hanno trovato e sequestrato oltre mille dosi di hashish, droni, telefoni cellulari e autovetture, tutto materiale utilizzato per la commissione del delitto. I due fermati, tradotti nel carcere di Benevento, sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica. I giudici hanno convalidato gli arresti, tutto il materiale sequestrato è ora all’esame degli investigatori dei Baschi Azzurri.
“L’operazione “Blue Berets” – si legge nella nota – rappresenta un segnale forte e chiaro contro il traffico di droga, ma anche un importante passo in avanti non solo per la sicurezza del penitenziario Sannita ma anche per la stessa società civile. L’obiettivo è evitare piazze di spaccio all’interno delle carceri e l’azione di prevenzione e repressione messa in atto dal Corpo della polizia penitenziaria ha raggiunto l’obiettivo. Questa operazione dimostra che l’Amministrazione Penitenziaria non tollera attività illegali e che le attività di polizia relative alla prevenzione e repressione dei reati è sempre affiancata dall’opera di rieducazione e trattamento di cui il penitenziario Sannita è positivamente valutato nell’ambito della comunità e delle Istituzioni. Il Direttore del Carcere, Gianfranco Marcello, ha sempre avuto uno sguardo attento al recupero dei condannati favorendo ogni utile attività reinserimento sociale mediante progetti culturali e di formazione professionale. Marcello, allo stesso tempo, ha sempre tenuto alla sicurezza del suo Istituto equilibrando le esigenze di sicurezza con quelle di recupero e sostegno dei condannati”.