POLITICA
Europee, il Pd: “Noi tra i vincitori. Mastella? Ha perso”. E da Abbate replica al veleno agli ex compagni di partito
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“A due anni dal mio insediamento posso finalmente rivendicare una vittoria del Partito Democratico”. Così il segretario dei Dem sanniti Giovanni Cacciano apre la sua analisi del voto per le Europee. Analisi che parte dal dato nazionale conseguito dal Pd e soprattutto dal risultato ottenuto al Sud. “Siamo il partito più votato, era accaduto soltanto una volta nella nostra storia”. E nessun dubbio, per Cacciano, sulle ragioni che hanno determinato la crescita di consensi per il Pd nel Meridione. Una è da ricondurre alla forte opposizione all’Autonomia Differenziata, un’altra alla qualità dei candidati. A partire da Antonio Decaro, sostenuto – come noto – da tutto l’establishment del Partito Democratico sannita. Ma anche nel Sannio – sottolinea il segretario provinciale – non mancano di certo i motivi per sorridere: “Con un’affluenza in calo di 11 punti percentuali, abbiamo guadagnato 2.495 voti nel Sannio. E di questi, 600 soltanto nella Città Capoluogo. E nei comuni dove abbiamo agito per riorganizzare il Pd ci siamo imposti come primo partito”.
E se il Pd si siede dalla parte dei vincitori, Cacciano non ha dubbi su chi debba invece accomodarsi al tavolo dei vinti: “Nel Capoluogo, l’80% delle persone che si sono recate ai seggi si è espressa per una proposta politica alternativa a quella di Clemente Mastella. Il sindaco ne tragga le conseguenze”.
Ma ad alzare ulteriormente il livello di scontro con il partito di Mastella è il consigliere regionale Luigi Abbate. Che parte dalle cose di palazzo Mosti: “Un disastro amministrativo ma anche politico. E’ gravissimo ciò che è accaduto con la Cgil, le polemiche dinanzi a una sentenza della magistratura sono incommentabili”.
E Gino Abbate diventa ancora più tranchant quando gli si chiede di commentare le accuse di inconsistenza elettorale rivolte a lui – e agli altri ex di turno – dai suoi vecchi compagni di partito: “Io porto i voti miei e della mia famiglia, come sempre. Da altre parti vedo emergere una sindrome bipolare che fa passare dalla depressione all’entusiasmo, roba da psichiatria”.