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POLITICA

Il giorno del Pd e di Antonio Decaro: “Pronto a dare una mano al Sannio, in Europa sarò la voce dei sindaci”

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Una foto che vale come sintesi. Ad ascoltare Antonio Decaro, nella sala convegni dell’Hotel Traiano, c’è tutto il Pd Sannita. Dai consiglieri regionali Erasmo Mortaruolo e Gino Abbate, ai consiglieri comunali Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo,  Francesco Farese (che proprio oggi ha preso la sua tessera di partito, nella sezione del capoluogo), Marialetizia Varricchio. E ancora sindaci, amministratori, rappresentanti dei circoli, militanti. Fino a Umberto Del Basso De Caro – che con il suo quasi omonimo si è intrattenuto a lungo prima del via alle danze -, alla presidentessa Rosa Razzano e al segretario provinciale Giovanni Cacciano: “Probabilmente si tratta delle più significative elezioni Europee in assoluto. Per la prima volta è messo in crisi il patto costituente europeo che – pur con tante contraddizioni – ha garantito il migliore modello sociale e di sviluppo del mondo” – evidenzia nella sua introduzione il leader dei democratici.

Insomma, una sala utile a rappresentare la scelta compiuta dal Partito Democratico nel Beneventano per queste elezioni Europee: tutti con Decaro, innanzitutto. E il diretto interessato, ovviamente, ringrazia. Nell’auspicio di poter esportare per il Sud il suo modello Bari: “La mia Città è cresciuta quando sono migliorati i collegamenti, il turismo è esploso quando abbiamo allungato la pista dell’aeroporto. A dimostrazione che quando si investe il Mezzogiorno è competitivo”.

Una giornata particolare, tra l’altro, quella vissuta dal politico pugliese che proprio questa mattina ha indossato per l’ultima volta la fascia tricolore a Roma in occasione della cerimonia ufficiale per la Festa della Repubblica. E il link da un voto all’altro è immediato: “Non sarà come il 2 giugno, non sceglieremo tra Repubblica e Monarchia ma tra sette giorni dovremo decidere se stare dalla parte di chi vuole bene al Sud  e chi lo vuole abbandonare a un destino che fino a qualche anno fa sembrava ineluttabile ma che noi amministratori abbiamo dimostrato di poter cambiare”.  “Mentre parliamo di Europa Unita ed Europa dei Popoli – incalza l’eurocandidato – il Governo si adopera per dividere il Paese. A dimostrarlo le ultime decisioni: dall’eliminazione della decontribuzione per le aziende del Mezzogiorno, alla riduzione del fondo di perequazione infrastrutturale fino al taglio dei finanziamenti per i Comuni del Pnrr che sono ovviamente – in gran parte – Comuni del Meridione. E questo senza neanche citare l’Autonomia Differenziata”.  Quanto agli obiettivi, l’aspirazione di De Caro è “rappresentare in Europa la voce dei sindaci e dei territori”. Sannio compreso: “Ho avuto modo di confrontarmi con gli agricoltori di questa terra e con le aziende. La mia attenzione, inoltre, è sulle fermate che interesseranno la Linea ad Alta Velocità Napoli-Bari e sulle piattaforme logistiche. Voglio dare una mano. Contando anche sui rapporti con gli amministratori locali, rapporti che ho avuto modo di coltivare da presidente dell’Anci e che continuerò a sviluppare.”. E tra i legami positivi con i sindaci costruiti in questi anni c’è anche quello con Clemente Mastella, di cui Decaro non fa mistero: “Siamo molto amici,. All’interno dell’Anci Clemente mi è stato molto di aiuto con la sua esperienza. Insieme abbiamo affrontato momenti difficili, come il taglio del Piano Periferie, per non parlare del dramma del Covid”.

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