ECONOMIA
Qualità della Vita, male il Sud: nel Sannio spiragli positivi dagli indicatori per i giovani, migliorano quelli per bimbi e anziani

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Per il Sannio – ma fondamentalmente per tutto il Mezzogiorno – poche gioie dalle classifiche sulla migliore qualità di vita, divise per fasce generazionali, riportate questa mattina da Il Sole 24 Ore e presentate ieri in anteprima al Festival dell’Economia di Trento. Lo studio, come è noto, misura le risposte dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute.
La nostra provincia si piazza 56esima (nel 2023 era 80esima) per quanto concerne i minori: domina il Nord (con Sondrio prima e altre 8 città nella top ten); davvero poco Sud nella parte alta della graduatoria, dove prima del nostro territorio si segnalano solo Nuoro (18°), Campobasso (21°), L’Aquila (27°, Chieti (30°), Cagliari (41°), Oristano (46°), Avellino (50°) e Lecce (51°).
Il Meridione esce male dal confronto riguardante i bambini che hanno fruito di servizi comunali (in testa con il 39,3% Bologna, in coda con lo 0,7% Caserta), mentre può fruire di un alto numero di progetti per l’istruzione finanziati dal Pnrr, in particolare per realizzare asili.
Analizzando gli indicatori, molto positiva per la nostra provincia la questione relativa ai progetti Pnrr per l’istruzione scolastica (5°) e per il verde attrezzato (7°). Male i numeri sui bimbi che hanno usufruito dei servizi comunali per l’infanzia (93°) e la presenza di giardini scolastici (95°).
Dalla serie storica emergono, inoltre, una serie di tendenze che raccontano il Paese. Che, numeri alla mano, sembra sempre meno in grado di prendersi cura dei residenti più piccoli: il numero dei pediatri è in calo, con i professionisti attivi che sono scesi da 17.257 nel 2023 a 16.806 nel 2024, toccando una quota inferiore anche a quella del 2022; sostanzialmente stabili nel 2023, la competenza numerica (+1,5% sul 2022) o alfabetica (+0,2%) non adeguata; in aumento i delitti a danno di minori, con un +0,8% delle denunce nel 2022 sul 2021.
Sannio 74esimo, invece, per quanto concerne gli anziani (nel 2023 era 83esimo), in una classifica che vede primeggiare Trento, seguita da Como e Cremona. Foggia (14°) è la prima città del Sud in una graduatoria che analizza dodici indicatori: speranza di vita a 65 anni, infermieri, persone sole anziane, posti letto nelle Rsa, utenti dei servizi sociali, esposti per inquinamento acustico, consumo di farmaci per malattie croniche, partecipazione civile over 50, consumo di farmaci per la depressione, biblioteche, geriatri, orti urbani.
Pochi gli indicatori positivi per quanto ci riguarda: malissimo il consumo di farmaci per malattie croniche (101°), speranza di vita a 65 anni (84°), presenza geriatri (91°) e orti urbani (94°).
La piccola sorpresa arriva per quanto concerne i giovani: Sannio al 37° posto (migliorando ben 27 posizioni rispetto all’anno scorso), seconda provincia del Sud dopo Vibo Valentia (26°), in una classifica dove vince Gorizia, seguita da Ravenna e Forlì/Cesena. I parametri presi in considerazione: trend residenti giovani, imprenditorialità giovanile, quoziente di nuzialità, canone di locazione, età media al parto, aree sportive, laureati, bar e discoteche, disoccupazione giovanile, concerti, trasformazioni a tempo indeterminato e amministratori under 40.
Dati positivi arrivano dai canoni di locazione in zona semicentrale e l’incidenza sul reddito medio (10°), sulla percentuale di laureati per fascia 25-39 anni (12°) e sulle aree sportive (12°); male i residenti giovani (95°), l’età media al parto (96°) e le trasformazioni dei contratti di lavoro a tempo indeterminato (87°).