POLITICA
Europee, scende in campo Fratelli d’Italia: “Saremo primi nel Sannio e in Campania. Palazzo Santa Lucia? Candidato presidente spetta a noi”

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“L’obiettivo? Essere il primo partito in Campania e nel Sannio”. Così il senatore Domenico Matera lancia la campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Lo fa dall’aula magna dell’UniFortunato, in una sala gremita da dirigenti e amministratori.
Al suo fianco ci sono i due candidati che nei seggi, l’8 e il 9 giugno, riceveranno il sostegno dei meloniani beneventani: il salernitano Alberico Gambino e l’irpina Ines Fruncillo – “che è anche la nostra candidata perché come noi l’avellinese è territorio maltrattato dal presidente della Regione De Luca”.
“Non so se ci saranno altre manifestazioni così importanti in questa campagna elettorale – chiarisce ancora Matera. Non siamo un partito da chiacchiere ma di lavoro. Stiamo producendo tanto in Parlamento e al Governo anche se i problemi sono tanti e occorre tempo per fornire risposte a tutto. Soprattutto qui, nelle aree interne, vista l’ostilità di palazzo Santa Lucia”.
Insomma, pochi dubbi: Fratelli d’Italia è già proiettata, almeno da queste parti, alla sfida delle Regionali. Che non vuol dire sottovalutare il voto per Bruxelles, anzi: nella testa dei meloniani il risultato delle Europee darà nuova forza a Giorgia Meloni e ribadirà la leadership di FdI nella coalizione del centrodestra. Dato che peserà quando ci sarà da scegliere il candidato presidente in Campania: “Per me non ci sono dubbi, sarà espressione del nostro partito e non c’è profilo migliore di Edmondo Cirielli”.
Un endorsement non casuale considerato che proprio a Cirielli – viceministro agli Affari Esteri – sono affidate le conclusioni dell’iniziativa. Il diretto interessato ad autoproporsi oggi, ovviamente, non ci pensa ma un messaggio pure lo lancia agli alleati, a partire da Forza Italia, partito che nelle ultime tre competizioni ha guidato – con Stefano Caldoro – il centrodestra nella battaglia per Santa Lucia: “Forza Italia ha legittimamente espresso i candidati in diverse regioni, compresa la Campania, in forza del fatto che era un partito al 30%, il più votato della coalizione. Adesso viaggia dal 5 al 7 per cento e dovrà cedere alcune delle presidenze attuali mentre per quelle da conquistare mi sembra evidente che alcune dovranno andare a Fratelli d’Italia perché c’è un riequilibrio da effettuare”.
Quanto al merito dell’operato De Luca, Cirielli non ritiene necessario attendere il test delle Europee: “Il suo fallimento è già acclamato”. Quindi l’appuntamento elettorale di giugno: “In Italia, purtroppo, per colpa della sinistra ogni competizione è utilizzata per far la guerra al Governo. Per poi perderla. Ma il tema, per quanto ci riguarda, è un altro: rafforzare il ruolo del nostro Paese in Unione”.