ECONOMIA
Puzio replica all’intervista di Guido Russo: ‘La scuola serve, i migliori parrucchieri al mondo vengono fuori da Accademie’

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera indirizzata alla nostra redazione dall’imprenditore beneventano Antonio Puzio, ex consigliere comunale di Benevento e titolare della Scuola di Formazione Professionale Antonio Puzio di via del Pomerio, che replica alla nostra intervista della domenica al parrucchiere Guido Russo.
“Gentilissimo Direttore, con la presente per commentare l’Intervista della Domenica pubblicata sulla sua testata in data 12 novembre 2023 all’amico Guido Russo.
A dire il vero, non è la prima volta che leggo articoli rivolti ad artigiani e commercianti locali. Le faccio i complimenti perché apprezzo molto il voler ricordare chi negli anni ha lavorato bene nella nostra città, oltre che per la strategia adottata per dare più visibilità al suo giornale.
Tuttavia, non posso esimermi dallo spendere qualche parola verso chi sostiene che la scuola non serve, soprattutto per rispetto ai tanti professionisti locali, meritevoli e non secondi a nessuno e per i tanti professionisti che hanno frequentato la mia Accademia e quella di altri colleghi, che oggi operano in ogni parte del mondo e sono molto stimati.
La sua testata dovrebbe limitarsi a complimentarsi con chi ha operato e opera bene sul territorio, ma non dovrebbe fare una classifica. Riguardo all’amico parrucchiere Guido Russo, mi dispiace che non abbia avuto la possibilità di capire cosa significhi frequentare un’Accademia; dovrebbe sapere che i migliori parrucchieri al mondo vengono fuori da Accademie, vedi Sanrizz, Gerry Santoro, John Santilli, Paul Mitchell, Tony & Guy e non me ne vogliano gli altri, sto citando solo alcuni dei miei tanti amici.
Lo stesso sottoscritto, che nella sua carriera ha portato la città di Benevento in tutto il mondo, ha frequentato un’Accademia. Ricordo anche che chi vuole imparare in salone e non vuole frequentare una scuola innanzitutto, per le normative vigenti, non può aprire un’attività, ma anche, e soprattutto, se sceglie di andare ad imparare da un parrucchiere che non ha frequentato una scuola, non impara neanche a scegliere lo shampoo giusto.
Senza aver studiato non si ha né una preparazione tecnica né una scientifica, non si sa che significa applicare la geometria sulla testa, quindi come si individuano i gradi, tantomeno si sa come distinguere una pitiriasi da una dermatite, una seborrea da un iperidrosi, oppure un’alopecia cicatriziale da una areata.
I parrucchieri che non hanno studiato, dicono che queste cose non sono di loro competenza, ed è vero, ma quanto meno devono saper riconoscere una patologia dall’altra.
Quando ha iniziato l’amico Guido, quasi nessuno frequentava scuole/Accademie, anche perché allora non era richiesto nessun attestato regionale per aprire un attività (oggi, come sopra specificato, le cose sono cambiate…). Pensate che i parrucchieri preparavano il colore nascosti in uno stanzino.
L’amico Guido è stato molto bravo a farsi una clientela di tutto rispetto, nonostante si sia trovato in un periodo del genere e quindi abbia operato da autodidatta (come lui dichiara).
Questa professione oggi è cambiata: le donne, oltre ad essere più esigenti, sono più informate, e l’approssimazione teorica non funziona più. Alla luce di quanto sopra detto, ci tengo a sottolineare, anche per rispetto dei tanti genitori che investono denaro per la formazione dei propri figli, che solo grazie alle scuole professionali e alle Accademie questa splendida professione si è elevata enormemente. Concludo col fare i miei complimenti all’amico Guido per la sua splendida carriera”. (Antonio Puzio)