POLITICA
L’allarme: con il ‘nuovo’ Pnrr nel Sannio a rischio più di cento milioni di euro

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Più di cento milioni di euro: sono i fondi Pnrr che il Sannio rischia di perdere perché de-finanziati nel “nuovo” piano inviato dal Governo all’Ue e presentato di recente dal ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto.
A fare i conti è Open Polis che per i dati relativi agli investimenti ‘espulsi’ dal documento di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza fa riferimento alle indicazioni fornite dalla Cabina di Regia presieduta proprio da Fitto. Complessivamente, come noto, il de-finanziamento opera su nove misure per un ammontare totale di 15,9 miliardi di euro.
Nello specifico, lo stralcio riguarda : 1) Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni; 2) Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale; 3) Piani urbani integrati – progetti generali; 4) Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico; 5) Utilizzo dell’idrogeno in settori hard-to-abate; 6) Aree interne – Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità; 7) Promozione impianti innovativi (incluso offshore); 8) Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie; 9) Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano.
Più volte, nei giorni scorsi, il governo ha spiegato che i progetti tagliati saranno recuperati attraverso l’utilizzo di altre fonti di finanziamento come i fondi europei per la coesione, i fondi strutturali europei e il fondo complementare. Rassicurazione che si è rivelata incapace di spegnere i numerosi focolai di polemica generati dalla manovra. Perché l’Ufficio Studi di Camera e Senato ha chiesto – senza per il momento ottenerle – informazioni circa le coperture specifiche e perché le fonti di finanziamento evocate da Fitto comprendono essenzialmente risorse destinate al Sud: sarebbero dunque i territori del Mezzogiorno a ‘finanziare’ la revisione del Piano.
Ma per tornare alle cifre pubblicate da Open Polis, l’insieme delle misure destinate agli enti locali e incluse nel taglio (e sono sei su nove) determinerebbe per il Sannio un taglio di 108,2 milioni di euro dei 308,26 fin qui assegnati. Andrebbe in fumo, dunque, il 35% degli investimenti previsti. Male ma mai quanto le altre province della Campania: quella di Napoli risulta essere la più colpita in assoluto (perderebbe 824,75 milioni dei 1849,36 assegnati, il 44,6%). Poi Salerno (de-finanziati 316,55 milioni su 711,68, il 44,48), Caserta (de-finanziati 263,04 milioni sui 597,18 assegnati, il 44,05%) e quindi Avellino (de-finanziati 161,34 milioni su 412,77, 39,09%).