POLITICA
Sfilate ‘in trasferta’, cori e sfottò nel post-elezioni. E c’è chi ha festeggiato in camion…

Ascolta la lettura dell'articolo
Camion vestiti a festa e fuochi d’artificio. Ma anche sfilate in ‘trasferta’, cori e sfottò da stadio, t-shirt di scherno. E’ il racconto della notte post-elezioni giunto dal Sannio. Chiuse le urne, contati i voti, la gioia dei vincitori si è subito riversata tra le strade – non sempre le “proprie”- e sui social.
Torcida particolarmente scatenata in quel di Ceppaloni, con il torpedone delle auto pro-Cataudo a strombazzare nei pressi dei principali ‘sponsor’ dell’oggi ex sindaco De Blasio. E poi tutti a brindare. E a cantare: “Chi non salta mastelliano è”. Scene già viste, si dirà. Non all’ombra di quel Campanile lì…
Ma a festeggiare decisamente fuori dagli schemi – e dai confini – è stata la torcida di Fabio Massimo Leucio Romano, eletto per la terza volta consecutiva sindaco della sua San Salvatore Telesino. Per fare esplodere la propria gioia, però, i suoi sostenitori hanno deciso di recarsi a Puglianello, percorrendo pochi chilometri sulla provinciale 85, fino all’abitazione del deputato di Forza Italia Francesco Maria Rubano, individuato – evidentemente – come il vero avversario della competizione. Comprensibile lo stupore dei residenti locali che hanno pensato pure a una nuova festa scudetto per il Napoli. E invece no, le gesta di Osimhen non c’entravano. Quelle di Rubano sì: “Non doveva mettersi in mezzo” – la spiegazione più in voga sui social. Qualcuno, però, è andato decisamente oltre, come racconta lo stesso Rubano: “Sono state lanciate pietre e fatti esplodere dei petardi sotto al portone di casa mia e poi sono andati nei pressi dell’abitazione dei miei genitori”. Infine, per tornare ai successi calcistici, nessun pullman scoperto a Ponte dove però i vincitori sono sfilati in… camion! Soltanto l’inizio di una festa proseguita fino a notte fonda tra canti e spettacoli pirotecnici.