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Turismo, Ruscello: “Un fattore ma non l’unico. Servirebbe un Consorzio, come fatto per il vino”

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“Il turismo? Può essere un fattore per lo sviluppo del territorio, senza alcun dubbio. Ma non penso sia opportuno puntarci tutto. Non nelle condizioni in cui siamo, almeno”. A pensarla così è Luigi Ruscello, economista e dottore in Scienze Politiche, autore di numerosi studi e saggi e firma conosciuta nel dibattito pubblico beneventano. A dare il là al suo intervento, le interviste domenicali di Ntr24. “Se parliamo di turismo – spiega Ruscello – il conto delle presenze non sono così diversi da quelli di dieci anni fa. Vero che il Covid ha determinato un calo ma anche nelle stagioni precedenti alla pandemia, se pure si registravano numeri in ripresa, il quadro generale era insufficiente a determinare una svolta per il sistema economico provinciale”.
E sui motivi del mancato cambio di passo, Ruscello non ha dubbi: “Manca lo spirito di squadra, non si riesce a fare sistema. Nel 2007 proposi la costituzione del Consorzio Turistico del Sannio, cadde nel vuoto. Nel 2008, poi, fu la Provincia a deliberare l’istituzione dell’Osservatorio sul Turismo: se ne sono perse le tracce. Eppure la strada di mettere insieme tutti gli operatori del settore resta l’unica perseguibile. In altri settori, infatti, ha funzionato. Il Consorzio di tutela dei vini, ad esempio, ha prodotto dei risultati”.
E perché col turismo non si riesce? “Perché siamo poco dinamici, aspettiamo la manna dal cielo e non ci organizziamo. Non è un problema politico, non è responsabilità di questo o quel politico ma è responsabilità nostra”. Lungo, infine, l’elenco delle occasioni perse: “Da decenni parliamo della valorizzazione di ‘Ciro’ ma cosa è stato fatto? E per i reperti egizi? Un capitolo a parte, poi, merita il vaso di Assteas. C’è stato un momento in cui il Museo Caudino faceva registrare numeri in aumento, anche superiori a quelli del Teatro Romano. Iniziata la flessione, intorno al 2014, anziché rilanciare l’iniziativa abbiamo cominciato a mandare il Vaso in giro per il Mondo. Roba da impazzire”.