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ECONOMIA

Isee, nel Sannio il 50% delle famiglie presenta la dichiarazione sostitutiva: cresce divario Nord-Sud

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“È la classica mappa dell’Italia divisa in due, a sottolineare le difficoltà del Mezzogiorno, quella restituita dall’Osservatorio Inps sulle dichiarazioni sostitutive uniche e sull’Isee”. Lo scrive il blog Infodata de “Il Sole 24 Ore” commentando l’ultima rielaborazione in merito ai dati relativi alle richieste di calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, utilizzato per avere agevolazioni nell’accesso ai servizi pubblici, per il periodo compreso tra il 2016 ed il 2022.

In pratica, l’Isee costituisce il principale strumento di accesso a determinati bonus o prestazioni sociali agevolate. È la “carta di identità” economica del nucleo familiare, cioè di tutte le persone riportate sul cosiddetto “stato di famiglia” che risultano essere coabitanti presso una determinata abitazione. Evidentemente, maggiori sono le famiglie che lo producono e più grande è la necessità di aiuto da parte dello Stato e, dunque, ricchezza inferiore.

La media nazionale è del 38,9% di famiglie che presenta la dichiarazione sostitutiva. Nel Sannio siamo al 49,22% per un valore medio di 13.140 euro. Nel 2021 i nuclei familiari della provincia di Benevento erano 112.487 e gli Isee sono stati – nel 2022 – 55.371. Un dato che ci posiziona ben oltre la media nazionale. Siamo, però, gli ultimi in Regione per la percentuale di dichiarazioni presentate: al primo posto c’è Napoli con oltre il 67%, seguita da Caserta con il 66.68%. Numeri che posizionano i due territori al secondo e terzo posto nazionale dietro solo a Crotone. Terza in regione è Salerno con oltre il 53% di famiglie che producono l’Isee e poi Avellino con quasi il 51%. All’estremo opposto ci sono il Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte, con appena il 24,34% di famiglie che hanno richiesto l’Isee e le province lombarde di Como e Sondrio, rispettivamente con il 25,63% ed il 26,19%.

Il documento serve a misurare il livello economico complessivo del nucleo familiare, considerando – salvo alcune eccezioni – tutte le voci di “ricchezza” attribuibili a quel medesimo nucleo, come le proprietà immobiliari, le rendite finanziarie, i redditi vari. Questi dati, incrociati con quelli dei redditi che vedono il Sannio fanalino di coda in Campania raccontano di un tessuto sociale fragile con evidenti diseguaglianze economiche tra Nord e Sud del Paese.

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