CRONACA
‘Mercato’ della droga in Valle Telesina: cinque arresti

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Custodia in carcere e arresti domiciliari per cinque persone accusate di cessione a terzi di sostanze stupefacenti come cocaina, eroina, crack, kobret, marijuana e hashish. L’operazione questa mattina ad opera dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cerreto Sannita, unitamente alla Stazione di Amorosi, per eseguire l’ordinanza dal Gip presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica, a conclusione di indagini.
Secondo quanto si apprende, sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza a carico dei cinque che avevano organizzato un vero e proprio “mercato” di stupefacenti nella realtà territoriale della valle telesina ed in particolare a Telese Terme, Solopaca, Cerreto Sannita, Amorosi, Castelvenere, Puglianello, San Salvatore Telesino, nel periodo temporale tra marzo e giugno 2021.
Il materiale probatorio a carico degli indagati raggiunti dalla misura cautelare è stato acquisito grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali espletate, ai servizi di osservazione della Polizia Giudiziaria, ai recuperi di sostanze stupefacenti, alle sommarie informazioni raccolte dagli acquirenti, che hanno confermato gli episodi monitorati e le cessioni avvenute. L’individuazione dei soggetti coinvolti è stata possibile anche grazie alla loro conoscenza da parte della P.G. operante, in quanto gravitanti in un ambito territoriale che, seppur vasto, risulta però costantemente controllato dalle forze dell’ordine; inoltre, sono emersi contatti frequenti tra i soggetti attenzionati, nonché rapporti di parentela tra gli stessi.
Le indagini espletate hanno così permesso di ricostruire il modus operandi degli indagati, che consisteva nel consegnare le sostanze stupefacenti ai clienti, previo contatto telefonico, e successivo appuntamento per incontrarsi di persona, dietro pagamento del prezzo in misura variabile a seconda della tipologia di sostanza e del numero di dosi cedute. Si è anche accertato che alcuni degli indagati si avvalevano di minorenni nella commissione dei reati contestati.