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San Giorgio la Molara, l’opposizione attacca sulla mensa scolastica

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“I primi di settembre abbiamo presentato una interpellanza al sindaco per conoscere le scelte organizzative del servizio di refezione scolastica, considerato che all’Albo dell’ente non era ancora presente nessun atto sull’argomento ed inoltre, già nel Consiglio del 10 marzo, avevamo chiesto all’Amministrazione comunale di adottare un atto di indirizzo per una diversa modalità di organizzazione del servizio considerate le evidenti difficoltà”. Così in una nota il gruppo consiliare Terre di Lavoro del Comune di San Giorgio la Molara.

“Il Comune – spiegano i consiglieri di opposizione – avrebbe dovuto, già da tempo, predisporre e comunicare un piano per la riapertura del nuovo anno scolastico e per l’individuazione delle soluzioni possibili che avrebbero dovuto essere frutto di una programmazione e di scelte organizzative non improvvisate o maturate in fretta e furia (come avviene puntualmente ormai da 2 anni!). Il Sindaco, frettolosamente, l’8 giugno scorso, chiuse i locali adibiti a mensa in via Piano dello Stallone e, solo ad anno scolastico 22/23 già iniziato, lo scorso 20 settembre, ha indetto nuova gara, senza specificare come deve essere organizzato il servizio. Il 12 ottobre, la Giunta Comunale, rettifica la precedente indizione della gara, limitando l’appalto ad un solo anno, senza ancora, specificare come il servizio verrà organizzato.

Nel frattempo – scrivono ancora dal Gruppo Terre di Lavoro -, l’Amministrazione si è messa alla ricerca di locali idonei sul territorio comunale, preannunciando che il servizio sarebbe iniziato il 10 ottobre perché, (così è scritto nella delibera n. 71 del 19 settembre) ‘i locali del plesso scolastico in via Piano dello Stallone, utilizzati anche come mensa scolastica, necessitano di interventi di ristrutturazione e di adeguamento sismico, impiantistico nonché igienico funzionale”. Ma i lavori non erano già iniziati? Cosa è stato fatto da giugno ad oggi? Sulla precisa domanda del Gruppo di minoranza, il Sindaco ha risposto: ‘Per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica, l’amministrazione comunale sta predisponendo la più idonea e fattibile organizzazione unitamente alla dirigenza scolastica’.

Intanto – spiega la nota -, il nuovo Dirigente Scolastico, ha comunicato alle famiglie che, in attesa dell’avvio del servizio mensa da parte del Comune, il tempo pieno sarebbe iniziato per la scuola elementare e media dal giorno 10/10/2022 con il pasto portato da casa, mentre la scuola dell’Infanzia continua ad osservare l’orario antimeridiano. La migliore soluzione sembra essere il “panino” o un pasto freddo portato da casa. E, l’Amministrazione comunale sembra vivere su un altro pianeta, è più che evidente che non è capace di garantire i servizi essenziali ed a farne le spese sono alunni e genitori.

I disagi alla popolazione scolastica – attacca l’opposizione -, che doveva rimanere indenne da disservizi, anziché diminuire, continuano ad aumentare: sul fronte pratico, mamme e papà devono organizzarsi secondo i differenti orari scolastici e per riuscire a garantire la preparazione del pasto ai propri figli, con le indicazioni fornite dall’Istituto Comprensivo, aggiungendo un impegno ulteriore alla già densa routine quotidiana. Programmare per l’Amministrazione sembra alquanto difficile ed improponibile perché necessita di un confronto con la minoranza, che continua ad attenzionare ed effettuare richieste sull’argomento ma, anche e soprattutto, con le famiglie e la scuola, le vere vittime della incapacità amministrativa, delle valutazioni errate delle tempistiche e, soprattutto, di decisioni e di scelte scellerate adoperate sino ad ora.

Nelle nostre richieste – conclude l’opposizione – abbiamo ipotizzato anche la promozione di un comitato dei genitori per garantire trasparenza, informazione e scambio di esigenze ma, a quanto pare, l’Amministrazione comunale non ritiene che tutta la popolazione scolastica possa meritare una doverosa comunicazione in ordine alle scelte organizzative. Lunedi 17 ottobre, per sentito dire, si continuerà con il panino. A novembre, forse, ci sarà il lunch box, non si sa dove o come, potrebbe ripartire il servizio in nuovi locali, oppure, al ristorante o, chissà!! Ai nostri amministratori non interessano i bisogni della comunità scolastica”.

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