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POLITICA

Progetto terminal bus, Altra Benevento torna ad attaccare il Comune

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“Clemente Mastella fino a poche settimane fa girava l’Italia per annunciare la nascita del grande centro dei viandanti che grazie al suo acume politico sarebbe stato determinante per la vittoria elettorale dei suoi alleati del centro destra o del centro sinistra”. Così in una nota Gabriel Corona del movimento Altrabenevento è possibile.

“Non si contano i contatti o gli incontri con i possibili partner che, a suo dire, lo corteggiavano (Toti, Quagliariello, Cirino Pomicino, Renzi, Di Maio, De Luca, ecc) oppure le sue avance a Giuseppe Conte al quale prometteva i suoi centomila voti tra Benevento e Caserta – prosegue -. Ma intanto ci sono impegni assunti che devono essere rispettati, anche con pericolosi salti mortali, per evitare guai peggiori. E’ il caso del progetto della società Lumode per costruire un palazzo sul terminal bus e un parcheggio interrato in piazza Risorgimento con un finanziamento ministeriale di oltre sette milioni di euro destinato alla riqualificazione delle periferie.

Altra Benevento – aggiunge – ha avversato quella sciagurata decisione dal settembre 2016, denunciando pubblicamente, anche con appositi dossier, le contraddizioni e le illegittimità del previsto Project Financing che soprattutto il sindaco Mastella ha difeso strenuamente. Poi, dinanzi al diniego inevitabile, ha chiesto con una lettera del dirigente del settore tecnico, proprio quello che aveva redatto il progetto della società casertana, di riconoscere alla Lumode 470.000 euro per costi di progettazione al fine di evitare il contenzioso con la ditta che pretende un milionario risarcimento.

Quali sono quegli errori? Perché si determinò il conflitto nella Giunta concluso con la estromissione di Gerardo Giorgione che rimane ancora silente? Perché non sono state espletate le gare per i tre grossi interventi dei privati per la somma di 8 milioni di euro, previsti nel progetto “La città di tutti la città per tutti”? Perché il progetto Lumode secondo Mastella era “L’ultimo treno”? Perché l’amministrazione teme il contenzioso con la ditta casertana al punto da chiedere l’aiuto del Ministero per una transazione di almeno 470.000 euro? Cosa si sono scritti esattamente il dirigente Iadicicco, la Lumode e la Presidenza del Consiglio dei Ministri?”.

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