CULTURA
Museo del Sannio, apre sezione Archeologia tardo antica. Inner Wheel restaura scudo longobardo
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I resti di uno scudo appartenuto ad un cavaliere longobardo – ritrovato in seguito ad uno scavo per un edificio di viale Principe di Napoli nel 1927 – sono, insieme ad altri reperti, il cuore della nuova sezione di Archeologia tardo antica e longobarda del Museo del Sannio. Un nuovo allestimento che arricchisce ulteriormente la splendida collezione dell’Ente culturale del capoluogo e che è stata realizzata anche grazie al contributo del Club Inner Wheel di Benevento.
In occasione del quarantennale della fondazione della sezione del associazione, infatti, la presidente Filomena Pacelli Cotroneo insieme alle socie, ha dato vita ad una raccolta fondi per finanziare il restauro dello scudo e di altri reperti che da oggi sono stati restituiti alla comunità.
Il nuovo allestimento è stato curato direttore scientifico del Museo del Sannio, Marcello Rotili, che ai microfoni di Ntr24 ha spiegato le novità della nuova sezione.
E’ stato restaurato lo scudo di un cavaliere longobardo, che è stato collocato in posizione verticale, grazie ad un supporto ligneo, in una grande vetrina predisposta per accogliere l’armamento tipo e gli oggetti di uso personale, fra i quali il pettine in osso. Sono esposti nella stessa vetrina anche la “spatha” (a due taglienti), lo “scramasax” (sciabola ad un tagliente), la cuspide di lancia, l’ascia da lancio (francisca), gli speroni (i Longobardi, come altri popoli dell’antichità e del primo medioevo, non conoscevano le staffe).
Altri oggetti sono stati recuperati e restaurati con fondi della Provincia di Benevento. Sono state realizzate nuove vetrine a parete per esporre tutti i manufatti riferibili ai rinvenimenti del febbraio-marzo 1927, manufatti che in gran numero erano conservati in deposito. Il percorso espositivo è arricchito dall’immagine in scala 1:1 di un guerriero longobardo il cui armamento è stato ricostruito in base al corredo funerario della tomba 119 di Castel Trosino (Ascoli Piceno). Nello stesso tabellone è la figura di una donna con gli oggetti d’uso: il tutto basato sui manufatti trovati nella tomba 17 di Nocera Umbra (Perugia).
L’esposizione è integrata da tabelloni nei quali sono riassunti i dati disponibili, in sede scientifica, sul funerale del guerriero e/o della donna; sulle croci in lamina d’oro e sulle fibule; sulla tecnologia di fabbricazione delle spathae e degli scramasax. All’ingresso un tabellone è riservato a Benevento in età tardo antica e longobarda. Parte dell’esposizione è riservata alla scultura prodotta a Benevento e nel Beneventano.
Un processo di innovazione e recupero dei reperti da esporre che non riguarda solo la nuova sezione, ma è il frutto di un lavoro di riordino che riguarda l’intero museo con reperti ed antichità che sono tornati a disposizione dei visitatori.
Una attività partita un anno fa e che prosegue per dare sempre maggiore attenzione alla inestimabile collezione custodita dall’ente culturale del capoluogo.
“Ancora una giornata importante per il patrimonio artistico e storico della Provincia di Benevento, grazie all’iniziativa dell’Inner Wheel della presidente Filomena Pacelli Cotroneo, che, in occasione del proprio quarantennale, ha finanziato il restauro dello scudo di un cavaliere e di altri manufatti, che danno maggiore spessore alla Sezione Archeologica del Museo del Sannio, seguendo gli indirizzi scientifici del direttore Marcello Rotili”. Questo il commento del vice presidente della Provincia, Nino Lombardi.