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AMBIENTE

Il metodo tariffario e la qualità della differenziata: a Benevento focus sui rifiuti

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Analizzare le innovazioni introdotte da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, e valorizzare la gestione e la raccolta dei rifiuti urbani. Sono questi gli argomenti al centro dell’importante confronto avvenuto, questa mattina, nella sala ‘Vergineo’ del Museo del Sannio di Benevento.

L’incontro, dal titolo “Il Metodo Tariffario di Arera e la regolazione della qualità nel settore Rifiuti”, è stato organizzato da ATO BeneventoAssoambiente (Associazione Imprese Servizi Ambientali ed Economia Circolare) con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale e la partecipazione delle aziende locali del settore, tra le quali Lavorgna.

Attenzione puntata, dunque, sugli impatti amministrativi, gestionali ed economici che derivano dai nuovi criteri degli standard di qualità tecnica e contrattuale del servizio rifiuti che Comuni e gestori devono rispettare. Si tratta di un percorso che punta a convertire il sistema classico di raccolta e smaltimento in un meccanismo all’insegna della sostenibilità e indeficienza, come ha sottolineato il direttore Ambiente e Servizi idrici di Arera, Lorenzo Bardelli.

Tra i relatori anche il presidente di Assoambiente, Chicco Testa, che ha puntato l’attenzione sulla qualità della differenziata e sulla necessità – da parte dell’intero Mezzogiorno di Italia – di implementare l’impiantistica per ridurre l’impatto della tariffa sui cittadini e migliorare l’efficienza.

E il tema dell’impiantistica è stato anche al centro dell’intervento del consigliere di Assoambiente, Ferdinando Di Mezza, che ha focalizzato la sua attenzione sulla necessità di intervenire sulla carenza, soprattutto nel Sannio. “Basta considerare che la frazione organica che produciamo va tutta fuori regione – ha concluso -. Si tratta di una piccola produzione, ma che ha dei costi di smaltimento elevati che potrebbero essere ridotti notevolmente: abbattere il trasporto significherebbe utilizzare quelle risorse per calmierare la Tari e migliorare il servizio ai cittadini”.

L’obiettivo, dunque, è quello di far convergere le diverse dimensioni territoriali verso standard comuni e omogenei a livello nazionale. Il futuro passa attraverso la qualità e l’ottimizzazione della raccolta. E’ questa la fondamentale sfida che gestori, ambiti ed enti locali devo raccogliere e vincere.

Le interviste nel servizio video

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