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Piano sanitario, Asl e sindaci a confronto: ok ad 11 case e 4 ospedali di comunità

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“E’ stata una discussione serena e soddisfacente per tutti. Oggi è una bella giornata per la provincia di Benevento”. Così il sindaco del capoluogo, Clemente Mastella, che definisce positiva l’Assemblea dei sindaci sanniti – hanno risposto in 38 – in merito al piano sanitario territoriale. Nella sede dell’Asl del capoluogo, i primi cittadini hanno avuto un confronto con il direttore generale dell’azienda di via Oderisio, Gennaro Volpe, che ha illustrato il Piano che definirà l’offerta assistenziale per i prossimi anni. Presenti anche consiglieri regionali di Noi Campani e Pd, Gino Abbate e Mino Mortaruolo.

Al centro del dibattito anche il tema dell’ospedale di Sant’Ataga de’ Goti che, però, sarà affrontato in una prossima riunione alla presenza del direttore generale del ‘San Pio’, Mario Nicola Vittorio Ferrante. Nel presidio ospedaliero del centro saticulano, però, arriverà anche un ospedale di Comunità dell’Asl – che non sostituisce il progetto del noto decreto 41 – al quale via Oderisio sta già lavorando dopo aver sottoscritto un accordo con il nosocomio del capoluogo per l’utilizzo degli spazi e la creazione di 20 posti letto. In arrivo anche un mammografo per lo screening del tumore alla mammella.

“Siamo soddisfatti del Piano realizzato – ha commentato Volpe – e ringrazio gli uffici per la grande disponibilità dimostrata in questi mesi di intenso lavoro”.

Al di là delle strutture, alcune da realizzare ed altre già individuate, la criticità principale riguarderà il personale. “Con le prime aperture – ha sottolineato Volpe – interverremo con il nostro piano del fabbisogno”.

La sperimentazione partirà a San Bartolomeo in Galdo, con 6 posti sui 20 previsti, e successivamente a Cerreto Sannita.

LE REAZIONI – “Esprimiamo soddisfazione al termine dell’assemblea dei Sindaci in merito al piano sanitario territoriale. Una bellissima giornata con la conferma di una importante notizia che riguarda il nostro territorio”. Così in una nota i sindaci di Pietrelcina, Pago Veiano, Pesco Sannita e Paduli.

“La struttura “Ex Casa del Pellegrino”, sita in Piana Romana, di proprietà dell’ASL, sarà oggetto di interventi relativamente a tre finalità: Casa di comunità, Ospedale di comunità, Centrale operativa territoriale. Tutto ciò è stato il frutto di un approccio non divisivo ma di condivisione, in primis da parte della città capoluogo con il Sindaco Mastella che ringraziamo, insieme al Direttore Generale Volpe, agli uffici dell’ASL ed ai Consiglieri Regionali sanniti.

Crediamo si tratti – concludono – di un’opportunità unica che possa dare un importante contributo sia per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, sia per immaginare e perseguire nuove progettualità, come la nascita di un polo di eccellenza che funga da catalizzatore di arrivi di cittadini da altre realtà”.

“La Casa della Comunità a Torrecuso diventa realtà”. Ad annunciarlo è Michelino Tedesco, vice sindaco di Torrecuso e medico. L’Amministrazione comunale di Torrecuso, a guida Angelino Iannella, centra dunque l’obbiettivo di destinare la struttura di proprietà comunale situata in via Curti, già sede di ambulatori ASL e punto vaccinale durante la pandemia Covid, a Casa della Comunità, come già deliberato dalla Giunta Comunale (n° 64 del 19.07.2021), grazie anche al parere favorevole della Direzione Generale dell’ASL di Benevento che ha inserito tale struttura nel PNRR.

“Si è trattato di un obiettivo non facile, ma raggiunto grazie alla costanza ed alla abilità diplomatica dell’Amministrazione Comunale di Torrecuso – afferma ancora Tedesco -. Il Recovery Plan, ovvero Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato nello scorso aprile, prevede diversi interventi in campo sanitario, uno dei quali la realizzazione entro il 2026 di 1.288 Case della Comunità”.

“Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale – spiega ancora Tedesco – e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche. Si tratta di strutture polivalenti che garantiranno funzioni d’assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. All’interno di queste strutture – afferma il dottor Tedesco – saranno presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute che opereranno in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali, ed in cui è prevista la presenza di area prelievi e vaccinazioni, area ambulatori specialistici, area dei programmi di prevenzione e di promozione della salute, attività consultoriali, area servizi sociali del Comune, cure primarie e continuità assistenziale”.

Da qui le conclusioni  del vicesindaco Tedesco che cita una riflessione di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo: “Come ricordava il nostro compianto Davide Sassoli lo spirito delle Case della Comunità sarà quello di essere concepite come luogo di prossimità e di vicinanza, come strutture che oltre a riunire servizi sanitari, sociali e del volontariato sviluppino una gestione integrata rivolta alla collettività, dove nessuno deve sentirsi emarginato, nessuno deve sentirsi solo. La salute, come esperienza di benessere individuale e collettivo, – conclude Tedesco –  richiede l’impegno ed il contributo di tutti”.

Nel corso della conferenza dei sindaci, è stato approvato il Piano sanitario provinciale della Asl all’interno del quale è stabilito che a Telese Terme sorgerà una Casa di Comunità, una delle 11 della provincia di Benevento.

La struttura, che dovrà essere promotrice di un modello di intervento multidisciplinare, nonché luogo privilegiato per la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria, così come previsto dal Recovery Plan, verrà realizzata in via Cristoforo Colombo, in luogo dell’ex centro antitubercolare che negli anni ha ospitato anche la Guardia Medica. Questa mattina la conferma durante l’incontro che il sindaco di Telese Terme ha avuto a Benevento con il direttore generale della Asl Bn 1 Gennaro Volpe.

Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale. Ogni Casa della Comunità sarà dotata di sale di consulenza ed esame, punto di prelievo, servizi diagnostici di base (es. ecografia, elettrocardiografia, radiologia, ecc.), nonché un innovativo sistema di interconnessione dati.

“Per Telese, da sempre città di servizi con una centralità geografica strategica rispetto all’intera valle telesina, si tratta di un importantissimo riferimento per il cittadino, che arricchisce e potenzia la componente sanitaria assistenziale – dichiara il sindaco Giovanni Caporaso -. Sono grato al direttore generale della Asl Bn 1, Gennaro Volpe per aver tenuto nella giusta considerazione la nostra città, così come sono grato ai tecnici e ai dirigenti della Asl che nella redazione del Piano hanno previsto la Casa di Comunità a Telese. Aggiungo che, oltre al considerevole risultato della Casa di Comunità otterremo la riqualificazione di uno stabile abbandonato da tanti anni e dell’area circostante in una zona centrale della città”.

Anche il sindaco della città di Sant’Agata de’ Goti, Salvatore Riccio, ha preso parte all’Assemblea dei Sindaci. “In merito all’incontro, sottolinea il Primo Cittadino, posso dire che l’ASL, come già dichiarato dal direttore generale Volpe, ha confermato che il P.O. S. Alfonso Maria de’Liguori rientrerà nel piano sanitario e che, come da accordi tra Regione Campania,  Comune di Sant’Agata de’Goti e A.O.R.N. San Pio, la struttura, (in attesa dell’attuazione del D.C.A. 41/19, auspicata e sostenuta da tutte le istituzioni interessate e naturalmente da questa Amministrazione comunale), verrà utilizzata, anche ma non solo, per la continuità assistenziale, l’attività ambulatoriale e per l’attivazione di un Ospedale di Comunità.

Durante l’assemblea, prosegue Riccio, ho colto l’occasione per rivolgermi ai sindaci e ai due consiglieri regionali sanniti presenti, Gino Abbate ed Erasmo Mortaruolo, e richiedere di sostenere, con continuità, la nostra ferma intenzione di “potenziamento” del P.O. de’Liguori, Una struttura che riteniamo vitale e baricentrica, per un territorio vasto tra le valli caudina e telesina, a garanzia del diritto alle cure ed a tutela della salute pubblica.

Il sindaco Mastella, Presidente dell’Assemblea, si è impegnato a convocare una nuova Assemblea dei Sindaci con all’ordine del giorno la sola tematica relativa all’ “P.O. de’ Liguori”. A tutti i presenti un doveroso ringraziamento per la grande sensibilità e l’attenzione dimostrate per una problematica che riguarda e coinvolge l’intero territorio sannita e non un singolo comune.

Infine, ma non ultima per importanza, è stata sottoscritta una convenzione tra A.O.R.N. San Pio e Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli per l’avvio di prestazioni professionali nella specialità di oncologia,  presso il il P.O. de’ Liguori, a partire dal mese di aprile, in via sperimentale. Tali prestazioni verranno eseguite da parte dei dirigenti medici dell’Istituto Pascale in servizio presso la UOC Oncologia Medica, Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative diretta dal Prof. Ascierto Paolo.

E’ un altro passo in avanti, importantissimo, conclude il sindaco Riccio, in attesa del decreto regionale che formalizzerà e disciplinerà tutte le attività tra le due strutture ospedaliere con l’ attivazione, presso il Presidio Ospedaliero di S. Agata de’ Goti, di una sezione distaccata della predetta UOC (diretta dal Prof. Ascierto Paolo) dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale”.

Continueremo -tendendo aggiornata la cittadinanza sulle future evoluzioni – a seguire, con attenzione ed assiduità, tutti i passaggi di questa vicenda al fine di raggiungere l’obiettivo più importante: la riqualificazione del P.O. de’Liguori allo scopo, comune e condiviso, di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, un adeguato accesso alle prestazioni sanitarie. Ancora un grazie a tutte le istituzioni ed alle autorità che si stanno interessando e impegnando quotidianamente per questa “giusta causa”, nell’interesse della  collettività”.

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