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Sensori, droni e intelligenza artificiale al servizio dell’agricoltura: ecco ‘Innovare’
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Rispondere in maniera efficace ed efficiente ai cambiamenti climatici e consentire alle aziende agricole di agire con tempestività per difendere le colture. E’ l’ambizioso obiettivo del progetto sperimentale “Innovare”, realizzato dal Cerict – il Consorzio delle sette università della Campania, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Fondazione ‘Pascale’ –, in collaborazione con l’azienda Fontana dei Fieri, la Società TopView e l’Agronomo Pasquale Addonizio, che è stato al centro di un incontro, questa mattina, all’Unisannio.
Attraverso l’utilizzo di sensori al suolo e droni, “Innovare” è in grado di restituire dati precisi sulle condizioni delle coltivazioni e sulle necessità delle piante. Inoltre, il sistema di rilevazione di immagini e di sensoristica innovativa fornisce ad un programma di intelligenza artificiale i dati necessari per elaborare la migliore strategia di irrigazione e gestione della coltivazione.
La sperimentazione è stata condotta su una coltivazione di pomodori dell’Azienda Fontana dei Fieri che ha sperimentato sul campo i risultati della nuova tecnologia in grado di salvaguardare l’ambiente, riducendo lo spreco di acqua, e garantire un raccolto abbondante e sostenibile. “Un modello innovativo – ha commentato Francesco Boffa, titolare dell’azienda – che ha restituito ottimi risultati già in questa prima fase di sperimentazione”.
Ad aprire i lavori è stato Antonello Cutolo, Responsabile Scientifico del Progetto e del Centro Nanofotonica e Optoelettronica per la Salute dell’uomo del Cerict. “Innovare – ha concluso Cutolo – è uno dei progetti avanzati che stiamo portando avanti nel campo dell’ambiente. Il Cercit, però, è impegnato nell’innovazione tecnologica in diversi settori, ottenendo dei risultati molto importanti per la ricerca scientifica e per il Sannio”.