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Palestre chiuse ad Airola, interviene l’opposizione

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“Il sindaco di Airola il 14 febbraio 2022 ha pubblicato le ordinanze n. 9 e n. 10 per la chiusura delle palestre della Scuola Primaria Padre Pio e della Scuola Secondaria di Primo Grado Luigi Vanvitelli per procedere alla rimozione delle situazioni di potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità. Avevamo ragione”, scrivono i consiglieri comunali di opposizione, Giulia Abbate e Pippo Maltese.
“Nel corso dei precedenti Consigli Comunali, la minoranza consiliare ha sollecitato il Sindaco e la Giunta del Comune di Airola per intervenire con urgenza e risolvere concretamente la cronica ed annuale indisponibilità delle palestre della scuola primaria Padre Pio di Airola e della scuola secondaria di primo grado Luigi Vanvitelli, entrambe di competenza del Comune di Airola.
Con le Ordinanze 9 e 10, il Sindaco Vincenzo Falzarano ha chiarito che, dall’esito dei sopralluoghi tecnici effettuati nelle strutture destinate allo sport delle scuole dell’obbligo, sono state accertate le scadenti condizioni igieniche e di sicurezza e problemi di staticità evidenti in alcune aree.
Il Vice Sindaco e i Consiglieri di Maggioranza che fino ad ora hanno sottovalutato il problema, dichiarando le palestre idonee e in buono stato di conservazione, a scapito della sicurezza dei cittadini, prendano esempio dal Primo Cittadino e lo sostengano con lealtà e responsabilità. Le dichiarazioni forvianti rilasciate in Consiglio Comunale, rimangono e rendono chiara la visione politica ed amministrativa di ciascun Consigliere Comunale in carica, facendo emergere comportamenti incomprensibilmente orientati alla sola difesa di ciò che si sarebbe dovuto già risolvere in passato e, purtroppo, non è stato fatto.
La minoranza anche questa volta ha dimostrato maggiore attenzione ai problemi del paese, tralasciando le chiacchiere da campagna elettorale e assolvendo concretamente il proprio compito istituzionale conferito, per il tramite dei cittadini, dalla Legge. Ciononostante, le preoccupazioni non sono finite. Il Sindaco e la Giunta dovranno comunque trovare concrete soluzioni per rendere possibile l’uso delle strutture rese alternative (Tendostruttura per la Padre Pio e Campo Sportivo per la Vanvitelli), accertandosi che rispondano ai requisiti necessari per soddisfare le esigenze, sia nel concreto utilizzo, sia nell’ambito del quadro normativo vigente. Altrimenti ogni sforzo – concludono Maltese e Abbate – sarebbe stato inutile e fine solo a giustificare anni di inaccettabile immobilità”.