CRONACA
Accoltellamento in piazza Piano di Corte e rissa in centro: daspo urbano per sei persone

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Daspo urbano per sei persone dopo i fatti accaduti nel week end nel centro storico di Benevento. Una decisione assunta dal questore del capoluogo sannita nell’ambito dell’articolato piano di controllo del territorio, disposto dal prefetto Carlo Torlontano con istituzioni e forze dell’ordine.
Il “Divieto di Accesso alle Aree Urbane” è stato notificato dalla Divisione Anticrimine della Questura, diretta dal vice questore Angelo Lonardo, ad una delle due persone coinvolte nel fatto verificatosi nelle primissime ore del 16 gennaio scorso in piazza Piano di Corte, culminato con l’accoltellamento di un 37enne e ai 5 giovani della rissa interrotta provvidenzialmente dal personale della “volante” dopo le ore 2 di lunedì 17 gennaio.
La misura, già adottata dal questore
della provincia di Benevento per altri casi analoghi (10 solo nel 2021),
prevede per gli interessati il divieto di accesso a tutti i pubblici esercizi della
zona teatro dei fatti nonché di stazionamento nelle immediate vicinanze di
essi, per 2 anni, dalle ore 18.00 sino alle successive ore 6 di ogni giorno, in
base a quanto previsto dall’art. 13 bis del Decreto Legge 20 febbraio 2017 nr.
14.
“La misura di prevenzione del D.Ac.Ur.
(Divieto di Accesso alle Aree Urbane)”, ha chiarito il Questore Giobbi, “è volta a contrastare, attraverso il divieto
di accesso ai locali pubblici o di pubblico trattenimento, i fenomeni di
degenerazione della cosiddetta movida giovanile e a tutelare la sicurezza dei
luoghi interessati dal fenomeno. Le violazioni alle prescrizioni impartite sono
sanzionate con l’arresto da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a
20.000 euro; la stessa è stata resa più incisiva a seguito dell’omicidio del
ventunenne Willy Montero Duarte, avvenuto a Colleferro il 06 settembre 2020,
per un brutale pestaggio verificatosi nei pressi di un locale pubblico. È mia ferma intenzione ricorrere a tutti gli
strumenti che la legge ci mette a disposizione per assicurare la sicurezza dei
nostri giovani, impedendo a chi viola le normali condotte sociali di poter replicare
comportamenti inurbani”.