Salute
I lavoratori precari della sanità chiedono il rinnovo del contratto

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“Il 31 Dicembre 2021, molto probabilmente non verranno rinnovati i contratti di somministrazione presso le Aziende Sanitarie che vedono coinvolti numerosi lavoratori. Lavoratori, che nel periodo della pandemia hanno contribuito a garantire la continuità delle cure ed elevare i livelli delle assistenze. Nel caso in cui non si dovesse procedere al rinnovo contrattuale, è molto probabile che il sistema sanitario possa trovarsi difronte ad un fabbisogno del personale inaspettato, ma soprattutto saranno i malati a subire forti disagi nell’assistenza”. Lo scrivono in una nota i lavoratori precari della sanità.
“Azione, questa che vedrebbe ripiombare l’Azienda Sanitaria, nel giudizio negativo dei cittadini, quello di non essere adeguata – spiegano -. Nel mentre il Governo vuole stabilizzare e premiare tutti il personale impegnato per il COVID, ( elogi e complimenti si sprecano per l’operato svolto) in Campania si vuole a tutti i costi creare disagi. Disagi che porterebbero, inoltre, tanti lavoratori ad essere di nuovo disoccupati, tanti con moglie e figli a carico tanti altri ritornare a gravare sui bilanci familiari. L’azione posta in essere di non stabilizzare solo i lavoratori somministrati appare una palese discriminazione e non se ne comprendono i motivi. Il rinnovo fino al 31/12/2022 appare così come per gli altri un giusto riconoscimento per quanto fatto a tutela e salvaguardia della vita altrui. Ed, è, a tal proposito che vogliamo ringraziare fin da subito il Sindacato della CISL Campania, unico sindacato a difesa dei lavoratori, che ha preso posizione inoltrando una missiva sia al Governatore On. Vincenzo De Luca che all’Ass. Regionale Prof. Ettore Cinque affinchè si stabilizzi anche questa situazione.
Noi vogliamo rivolgere un ancorato appello a tutte le Istituzioni – concludono – affinchè si facciano carico di risolvere la situazione, considerato che la pandemia, pare, ci riserva qualche altra ondata ancora più forte. Siamo, certi e fiduciosi che la vicenda sia immediatamente risolta, evitando una discriminazione del lavoro, in assenza di ciò saremo costretti a promuovere tutte le iniziative che si riterranno più utili per la tutela di noi lavoratori”.