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Interinali e gestione Asia, la Uil Trasporti replica all’ex presidente Lonardo

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In primis, la gestione caratteristica del bilancio di esercizio 2017, frutto del governo Lonardo, ha determinato un risultato negativo per via di una spesa incontrollata legata ad un incremento dei costi del personale con un impiego di circa 70 unità interinali. Il nuovo management ha proceduto immediatamente dal mese di settembre 2017 e con l’ausilio dei sindacati, a riorganizzare il personale nell’ottica di una razionalizzazione della spesa e dei servizi”. Inizia così la replica della Uil Trasporti all’ex presidente dell’Asia, Lucio Lonardo, in merito alla gestione dell’Azienda Servizi Igiene Ambientale.
“L’Azienda – evidenzia il sindacato – ha risolto il contratto con le società Tempor spa, Adecco e Gi Group che fornivano all’Asia gli operai interinali, cioè assunti occasionalmente, ed ha proceduto all’indizione di apposite procedure selettive per 23 posti di operaio di attività di igiene ambientale e 30 posti di operaio monoraccoglitore con patente C+CQC, all’esito delle quali sono stati assunti 53 addetti a tempo determinato (12 mesi). Tale azione ha comportato nel 2017 una riduzione del costo del personale e l’annullamento totale dell’aggio delle società di servizi interinali pari a circa 180.000 euro.
E’ opportuno, altresì, sottolineare che la gestione degli interinali veniva condotta in violazione dei limiti quantitativi fissati dalla contrattazione collettiva la quale cosa ha esposto l’Asia al pagamento dei risarcimenti danni riconosciuti agli ex lavoratori a seguito di sentenze emesse dal tribunale del lavoro. Somme che paga tuttora.
Proprio per questo nel 2018, nell’ottica di una collaborazione costruttiva da parte della nostra organizzazione sindacale e l’azienda Asia S.p.a, questo sindacato ha proceduto a sottoscrivere con l’Azienda un accordo stragiudiziale per le controversie in corso con gli ex lavoratori interinali con abbattimento del credito certo in misura non inferiore al 30% (con l’ulteriore vantaggio di decremento di costi diretti ed indiretti a titolo di spese legali).
Tutto questo ha consentito di raggiungere nel 2020 la percentuale di raccolta differenziata pari al 65,50% in attesa di validazione da parte dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti in Campania.
Un risultato conseguenziale anche all’eliminazione delle campane di vetro dalle strade cittadine e le istallazioni di telecamere con sistema di videosorveglianza presso gli Ecopunti delle contrade, non a caso sono stati elevati verbali per smaltimenti irregolari.
Da tempo – conclude la Uil Trasporti – anche gli ecopunti si sono regolarizzati e non ci sono più rifiuti abbandonati presso le contrade”.